Obama e la Chiesa

L’appoggio dato dal presidente Barack Obama al riconoscimento dei matrimoni omosessuali continua ad essere al centro del dibattito politico americano. Il commento di LORENZO ALBACETE

L’appoggio dato dal presidente Barack Obama al riconoscimento dei matrimoni omosessuali continua ad essere al centro del dibattito politico americano, con grande delusione di quel segmento del Partito Repubblicano più interessato a discutere di economia e disoccupazione. Per i commentatori politici è invece di particolare interesse osservare le reazioni delle tradizionali Black Churches, le Chiese protestanti cui appartengono soprattutto americani di colore. I membri di queste Chiese sono contrari ai matrimoni gay per motivi biblici, ma sostengono decisamente il presidente per le sue politiche sociali progressiste. Dan Gilgoff, redattore per la religione della CNN.com, ha scritto un interessante articolo su come stanno affrontando la questione i pastori di alcune delle più importanti Black Churches. Per esempio, scrive che “domenica mattina,  nel rivolgersi al suo vasto pubblico in maggioranza composto da neri, il Reverendo Wallace Charles Smith non ha misurato le parole nell’esprimere la sua posizione sul recente annuncio del presidente Barack Obama  a sostegno del matrimonio omosessuale: La Chiesa è contraria, ha detto, provocando grida di ‘Amen’ dai banchi della chiesa. Tuttavia, Smith non ha pronunciato una piena condanna del presidente. ‘Possiamo essere in disaccordo con il presidente su questo punto particolare’, ha detto Smith dal pulpito della Shiloh baptist church di Washington. ‘Ma lo terremo ben presente nella preghiera…pregate per il presidente Barack Obama.’

Il motivo per tenere separato l’insegnamento della Bibbia da altre questioni, ha detto Smith, è il fatto che ci sono sfide più grandi che deve affrontare la comunità nera, “sfide più grandi con cui dobbiamo lottare”, mentre tutta la congregazione in piedi lanciava ancor più “amen”. Anche altri pastori in tutto il Paese hanno affrontato il tema nei loro sermoni domenicali, con implicazioni politiche importanti, dato che queste Chiese hanno fornito un appoggio essenziale a Obama nel 2008. Comunque, non si è riscontrato un approccio univoco alle osservazioni di Obama, dice Gilgoff: “A Baltimora, Emmett Burns, un ministro nero ben introdotto politicamente e che ha dichiarato di aver sostenuto Obama nel 2008, ha tenuto una manifestazione nella Rising Sun Baptist Church per ritirare pubblicamente il suo appoggio al presidente, a causa del suo sostegno al matrimonio omosessuale. ‘Amo il presidente, ma non posso approvare ciò che ha fatto’ ha detto Burns in chiesa. In un intervista alla CNN, Burns ha previsto che il sostegno di Obama alla legalizzazione del matrimonio omosessuale porterà alla sua sconfitta a novembre”. 

 Sull’altro lato, il Reverendo Calvin Butts, un influente pastore nero di New York City, pur non sottoscrivendo le opinioni di Obama, ha denunciato coloro che sono pronti “ad assistere alla discriminazione, alla marginalizzazione e Letteralmente all’odio verso altri in nome di Dio.”, aggiungendo che “Dio è amore”. Gilgoff continua sottolineando che, come Smith a Washington, molti ministri di colore distinguono tra opposizione al matrimonio omosessuale e opinioni su Obama. “Non vedo come non si possa discuterne,” ha detto il Reverendo Tim McDonald di Atlanta. “Io  devo farlo. Si può ben dire che io sono contrario (al matrimonio gay), ma questo non significa che io sia contro il presidente”.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center condotto ad aprile, il 49 % degli afroamericani è contrario alla legalizzazione del matrimonio omosessuale, mentre il 39% è a favore. Al contrario, i bianchi sono per il 47% a favore e per il 43% contro. Gilgoff ricorda che “I pastori afroamericani sono stati parte rilevante del movimento contro il matrimonio omosessuale. Nella Carolina del Nord, i leader neri hanno guidato, con successo, la campagna a favore di un emendamento costituzionale che proibisse il matrimonio omosessuale e le convivenze. In California, nel 2008, il 70% degli afroamericani si schierò in favore della Proposition 8, che metteva al bando nello stato il matrimonio omosessuale, anche se il 94% degli elettori neri in California appoggiavano Obama”.

 Il Reverendo McDonald, fondatore di un gruppo chiamato African-American Ministers Leadership Council, ha detto a Gilgoff  di essere contrario al matrimonio omosessuale, ma di essere più preoccupato per questioni come la salute, l’educazione e il lavoro. “Ma nota  che molti pastori neri parlano di matrimonio omosessuale molto più di prima. ‘Tre anni fa, non se ne parlava quasi per nulla’, dice McDonald”.


 Ancora: “In Atlanta, nella storica Ebenezer Baptist Church, dove Martin Luther King Jr. iniziò il suo ministero, il Reverendo Ralph Warnock ha affrontato le dichiarazioni del presidente verso la fine del suo sermone: ‘Il presidente ha diritto alle sue opinioni’, ha detto Warnock. ‘É il presidente degli Stati Uniti, non il pastore degli Stati Uniti.’ Warnock ha detto che vi è posto per i gay nella Chiesa e che ‘non è un problema da risolvere oggi.’”

 In conclusione, i fedeli di colore sembrano essere divisi sul matrimonio omosessuale, anche se molti di quelli che vi si oppongono dicono di sostenere tuttora Obama. Alla Shiloh Baptist di Washington, Shauna King ha detto che, pur non appoggiando il matrimonio omosessuale, rispetta la decisione a riguardo del presidente. Riporta Gilgoff: “ Penso sia sincero in ciò che dice e che sia una sua decisione personale.”,ha detto questa donna di 38 anni, madre di due figli. “Come individui, noi tutti dobbiamo decidere per noi stessi. Credo che parli per come è l’America: noi tutti abbiamo punti di vista diversi e siamo rispettati come persone per le nostre opinioni”. Lo scorso venerdì, un gruppo di leader neri ha reso pubblica una lettera a sostegno della posizione di Obama sul matrimonio gay, ma dichiarando il loro rispetto per quelli che la pensano diversamente. “Il presidente ha chiarito che il suo appoggio è al matrimonio civile tra coppie dello stesso sesso, impegnandosi a proteggere il diritto delle istituzioni religiose a decidere in modo indipendente circa i loro sacramenti.”, dice la lettera. “Ci sarà chi cercherà di utilizzare questo tema per dividere la nostra comunità. Come popolo, non possiamo permettere una tale divisione”.

 I pastori neri che predicano in favore del matrimonio omosessuale sanno che potrebbero pagare un prezzo sposando la posizione di Obama, secondo quanto afferma Carlton Pearson, vescovo nero di Chicago, che dichiara di aver perso l’edificio e circa 6000 membri della sua chiesa da quando ha cominciato a predicare che gay e lesbiche sono accettati da Dio. “Molti predicatori non ne fanno una questione teologica, è una decisione di business. Non possono permettersi di perdere i loro parrocchiani, la loro canonica e lo stipendio.” E continua: ”Io ho preso la Bibbia sul serio, non semplicemente in senso letterale. É più importante quello che Gesù ha detto su Dio che quello che la Chiesa dice su Gesù“.

 Questo è veramente ciò a cui  ciascuno di noi, bianco o nero, omosessuale o no, deve rispondere: senza ciò che la Chiesa dice su Gesù, che importanza ha ciò che Gesù dice su Dio…e su di noi?

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