Uomo-donna, la crisi della libertà

Tanti giovani non sanno decidersi a fare una famiglia perché la loro libertà è bloccata. Il problema sta in una concezione errata di libertà che domina il nostro tempo. VINCENT NAGLE

Un giovane mi ha telefonato pochi giorni fa per manifestarmi la confusione che prova nel rapporto con la sua morosa. “Perché è così difficile? Lei sembra così incerta!” erano due dei suoi commenti. Dopo le mie domande è emerso che le incertezze di lei non sono tanto su lui, ma sulla strada matrimonio/famiglia. “Che cosa posso fare?” mi ha chiesto. Mi è sembrato volere che io lo aiutassi a convincerla a fare una famiglia.  Avevo due risposte: una gliel’ho data, l’altra no.

A lui ho domandato perché va con lei. Se un uomo si mette con una donna senza nessuna ipotesi di formare una famiglia ma solo perché gli “piace” stare con lei, certo ci sarà un po’ di confusione. Mettendosi insieme in questo modo si vive la pretesa che l’altra renda la mia vita bella e godibile. Non siamo in così tanti in grado di poter sottostare una tale pretesa. Se il rapporto non ha altro scopo se non quello di vivere una vita romantica, la costante ricerca di divertimento e novità deve per forza far emergere in uno — o nell’altra — l’idea che forse potrebbe essere ancor più romantico con meno fatica da un’altra parte. Allora perché ti metti con lei se non avete un’ipotesi di vita da verificare? Mi sembra un rapporto di sfruttamento più che d’amore.

Ma poi ho pensato che probabilmente il vero problema è lo smarrimento di un concetto chiaro della libertà. È una cosa che trovo spesso in me stesso e negli altri. Quando, appena ordinato prete, sono tornato da Roma a casa mia in California, mia madre mi ha accolto con gioia. Quella sera, mentre stavo per andare a letto, mi ha fermato e mi ha detto: “Ricorda, solo perché hai fatto questo passo non vuole dire che non puoi mai andartene per fare un’altra vita”. Voleva che io fossi libero. Più opzioni ci sono, più libero sono. Ma in questo concetto di libertà esiste una contraddizione interna; se è vero che la libertà è fare delle scelte, allora tenere aperte le opzioni non può essere libertà, perché l’unico modo di conservare le opzioni è di non fare mai veramente una scelta. Se un uomo sceglie una donna, ma tiene in riserva altre possibilità, vuole dire che la scelta non l’ha fatta. Questa definizione di libertà contraddice la libertà stessa.

La libertà umana si esprime, invece, nel rischio e nel dire sì a una strada che richiede la vita e promette più vita. “Forse — ho detto durante la predica a un matrimonio — vi siete chiesti durante questo periodo se la persona che state per sposare è veramente la sola che fa per voi, e come essere certi che lo è. C’è un modo molto semplice di avere questa certezza. Che quella persona è la sola che fa per te, lo riconoscerai perché sarà la persona a cui hai detto di sì. Tu non stai per sposare questa persona perché è fuori di ogni dubbio l’unica per te, ma è certamente quell’unica per te perché l’hai sposata. Nel rischio ragionevolmente verificato si trova la libertà: dire di sì con tutta la nostra vita.

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