A Carbonara, tramite don Mario Persano, l'esperienza di don Bosco si rinnova e diventa metodo di ricostruzione della società

Don Mario Persano, nato a Bari, classe 1953, per anni docente a scuola e in università, spende la sua cultura al servizio di minori a rischio, giovani disadattati e non più giovani in difficoltà a Carbonara, nell’estrema periferia di Bari. L’esperienza di don Bosco si rinnova e diventa metodo di ricostruzione della società. Con buona pace della Thatcher, la società esiste: senza c’è solo l’uomo forte e la giungla.

Don Mario è un sacerdote innamorato di Gesù che affronta le contraddizioni in cui versa la periferia non solo di Carbonara, ma di altre frazioni limitrofe di Bari, con oltre 70.000 abitanti. Quando gli si domanda dove sta la ragione della sua azione risponde con la frase di Santa Teresina: “Quando sono caritatevole è Gesù che opera”. Ogni giorno dinanzi alla povertà e alle emergenze “cerchiamo di venire incontro ai bisogni dei nuovi poveri. L’accoglienza e il sostegno della condizione umana ci fa affezionare di più all’avvenimento cristiano”.

L’istituzione della mensa insieme ad alcuni professionisti e imprenditori che condividono con don Mario l’affronto delle questioni sociali sembrava impossibile prima di alcuni mesi fa. Anche le istituzioni civili si sono prodigate per un sostegno materiale ai senza-tetto che consumano 250 pasti per due giorni alla settimana. Non è l’unica iniziativa quella della mensa dei poveri perché a essa si accompagna anche la distribuzione dei “pacchi alimentari” per gli immigrati, gli homeless e le famiglie locali più bisognose.

Di particolare importanza è il rapporto scaturito tra alcuni volontari per la gestione della mensa parrocchiale con il Banco alimentare e gli ipermercati, come l’Ipercoop di Bari, per il ritiro, la conservazione e la distribuzione degli alimenti a oltre 400 famiglie bisognose. Anche il coinvolgimento delle istituzioni locali è stato determinante per il successo dell’iniziativa.

L’associazione di volontariato “Quetzal” onlus, che ha sede in Valenzano (BA), si adopera per il sostegno formativo scolastico e alimentare degli oltre 300 bambini adottati a distanza in Guatemala, Honduras e Albania. È partito da poco anche il servizio di assistenza medica gratuita medica: professionisti specialisti di medicina offrono gratuitamente il loro servizio a favore dei bisognosi.

L’azione di sussidiarietà messa in atto non risolve la povertà, ma certamente accompagna gli indigenti e li rende desiderosi di un cambiamento che potrebbe verificarsi.

Nominato cappellano dell’Ospedale Oncologico di Bari, don Mario insieme ai suoi amici del volontariato fa compagnia tutti i giorni agli ammalati. Periodicamente celebra nella Basilica di San Nicola la Santa messa, partecipata da tantissimi professionisti e amici, allo scopo di domandare la grazia dei miracoli e favorire la partecipazione di tanti alle opere caritative.

Anche questo gesto partecipato ha avvicinato moltissimi alla devozione a San Nicola. Molti partecipanti lo ringraziano per l’iniziativa di preghiera a cui sono stati invitati e coinvolti.

Si è consapevoli che la povertà, l’indigenza non possono essere sconfitte solo dall’azione velleitaria di qualcuno, ma dalla testimonianza di chi si adopera per il cambiamento delle condizioni umane sfavorevoli ed è capace di condividere la vita concreta delle persone.

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