2 morti dopo vaccino Pfizer ad Arona e Erba/ Cosa è successo: indagini in corso

- Niccolò Magnani

Ad Arona ed Erba due 52enni sono morti dopo la somministrazione del vaccino Pfizer: cosa è successo, le autopsie e le prime querele. Indagini in corso

peter doshi Vaccino anti-Covid Pfizer-BionTech (LaPresse, 2021)

Due vittime negli scorsi giorni ad Arona e Erba, entrambe a seguito di vaccinazione Pfizer, riaprono – anche se non molto mediaticamente – il tema delle “morti sospette” in riferimento ai vaccini anti-Covid: a differenza dei primi mesi della campagna vaccinale dove ogni qualsivoglia possibile correlazione tra effetti indesiderati (o peggio decesso) e il vaccino veniva trasformato in un “caso di Stato”, oggi la situazione è molto diversa e anche l’eco mediatica che ne emerge è diametralmente opposta. Oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Giorgio Paganelli, ingegnere informatico 52enne originario di Lissone ma residente a Bosisio Parini (Lecco): è purtroppo deceduto lo scorso venerdì a poche ore di distanza dalla somministrazione della prima dose di vaccino Pfizer nell’hub vaccinale di Lariofiere ad Erba.

A rendere nota la vicenda il fratello Luigi che su Facebook ha annunciato di aver sporto denuncia presso i carabinieri di Costa Masnaga lo scorso sabato: «Non è nostra intenzione accusare nessuno, io stesso ho il vaccino fissato per domenica 6 giugno e intendo assumerlo», scrive Luigi Paganelli sui social, «Vogliamo solamente capire cosa sia successo veramente, non solo per giustizia verso Giorgio ma anche per la serenità di tutti noi e dei nostri concittadini. Troviamo assurdo che, in una situazione del genere, l’autopsia non sia richiesta d’ufficio dalla Ats». La vittima si è vaccinata alle ore 11 ed è deceduto alle ore 23 dopo aver accusato un malore: la parola ora all’autopsia per capire se vi sia una correlazione tra i due eventi o se si tratta di mera, anche se triste, fatalità.

PFIZER, ALTRA MORTE SOSPETTA AD ARONA

La Asst Lariana, dopo la denuncia presentata dal fratello della vittima, ha rilasciato questo breve comunicato: «Al momento siamo venuti a conoscenza per via informale di quanto accaduto ed esprimiamo innanzitutto il nostro cordoglio alla famiglia. Per chiarire i motivi del decesso attendiamo i risultati delle indagini che le autorità riterranno necessarie ed opportune. E si rinnova l’invito ad evitare inutili allarmismi che potrebbero in qualche misura interferire sull’andamento della campagna vaccinale». Il fratello Luigi al “Giorno” ha poi specificato «Mio fratello non aveva patologie pregresse e nemmeno condizioni critiche di salute particolari. Data la coincidenza con la vaccinazione, abbiamo fatto chiedere all’Ats di eseguire un’autopsia, passaggio doloroso per il quale ci è stato consigliato di sporgere querela». Un caso simile nelle stesse ore avveniva ad Arona, in Piemonte, dove un altro 52enne – Andrea Pirali – perdeva la vita poche ore dopo la somministrazione del vaccino Pfizer-BionTech: come spiega “La Stampa”, Pirali si era recato lo scorso 30 maggio al Pala Green di Via Monte Zeda ad Arona per la prima dose di Pfizer. Nessun problema riscontrato nei canonici 15 minuti di attesa dopo l’iniziazione, è tornato a casa nelle vicinanze dell’hub vaccinale. Qui però i primi malori, la chiamata dell’ambulanza e purtroppo la morte in ospedale non appena sopraggiunto. Al momento le cause sono del tutto sconosciute ed è ancora tutto da dimostrare che vi possa essere una correlazione: tanto Erba però quanto la Procura di Verbania indagano per capire se si tratti di qualcosa di più trave di una brutta fatalità.





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