Nel modello 730 si può godere della detrazione da lavoro dipendente. Ecco in che modo poter ottenere il benefit fiscale.

All’interno del 730 è possibile godere della detrazione di un lavoro dipendente laddove ci sia l’esigenza di trasferire la propria residenza ad almeno 100 chilometri rispetto a casa propria.

Il beneficio fiscale si applica nel modello 730 sul costo affrontato per l’appartamento in affitto e la sua durata ammonta a 3 anni (occorre avere anche un contratto di lavoro da dipendente).



Iter nel 730, come avere la detrazione da lavoro dipendente

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All’interno del 730 si può godere della detrazione sull’affitto di una casa adibita come “principale” e per via di uno spostamento per un lavoro dipendente. Il conteggio terrà in considerazione il numero di giorni effettivi di trasferimento ufficiale.



Il calcolo su un reddito totale e inferiore a 15.493,71€ è pari a 991,60€ di benefit fiscale, mentre oltre tale cifra ma non più di 30.987,41€, il tetto si riduce a 495,80€.

É altrettanto importante che il contratto d’affitto sia intestato al lavoratore che godrà del beneficio fiscale. In caso di più intestatari, si valuterà l’eventuale distribuzione equa.

Come fare domanda

Il fisco ha dato la possibilità di godere di un modello 730 precompilato, tuttavia alcune voci vanno trascritte in maniera manuale, tra cui le detrazioni sull’affitto inerente ad un lavoro dipendente.



Il documento dovrà rispettare esclusivamente la compilazione del rigo E72, dedicato proprio ai lavoratori con un contratto subordinato che decidono di trasferire la propria residenza per specifici motivi lavorativi.

Per coloro che temono di poter sbagliare, suggeriamo di incaricare un CAF o il proprio commercialista a sbrigare la pratica telematicamente (pena l’impossibilità di ricevere il bonus desiderato).

La normativa fiscale in questione e attualmente in vigore, prevede che il lavoro (ricordiamo che dev’essere esclusivamente da dipendente, non valgono attività subordinate ad esso), deve “costringere” il cittadino a trasferire la sua residenza fiscale presso un altro Comune e di un’altra Regione italiana.

La distanza minima dal vecchio Comune al nuovo dev’essere di minimo 100 chilometri.