• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Politica » A UNA SETTIMANA DAL VOTO/ Ecco perché il Movimento 5 Stelle è affondato in Calabria

  • Politica

A UNA SETTIMANA DAL VOTO/ Ecco perché il Movimento 5 Stelle è affondato in Calabria

Emiliano Morrone
Pubblicato 2 Febbraio 2020
m5s

Luigi di Maio con Vito Crimi (LaPresse)

L’uso strumentale di logiche clientelari e ricattatorie, dai forestali alla sanità, è il “modello” che ha affondato i 5 Stelle in Calabria

Alle elezioni regionali della Calabria diversi percettori del reddito di cittadinanza hanno votato per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. L’hanno fatto anche con dichiarazioni anticipate, ben prima di recarsi alle urne il 26 gennaio scorso. Nel contempo vari precari, soprattutto della sanità e degli uffici regionali, hanno inviato segnalazioni a parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, a proposito di presunti abusi o asserite forzature riguardanti assunzioni in periodo di campagna elettorale.


Sondaggi politici 2025, la media/ Campo largo a -3% da Meloni ma con la “faida” Pd-M5s: Lega ancora al top


In Calabria il precariato è una costante, è un istituto spesso ignorato nelle analisi di flussi e risultati elettorali. Per esempio nel 2009 avvenne, a ridosso delle europee, la stabilizzazione di migliaia di operai idraulico-forestali dell’ex Fondo sollievo, che votarono in blocco per un candidato al Parlamento Ue, infine eletto. Dopo anni di incertezze, costoro, collocati al lavoro in seguito a proteste di massa, blocchi stradali, della nettezza urbana e di altri servizi, ottennero la contrattualizzazione a tempo indeterminato in un’agenzia regionale, poi trasformata in azienda pubblica della forestazione.


I NUMERI/ “In Italia ceto medio dimezzato in 20 anni (35%), il 74% dei giovani non vede opportunità”


Nel 2005, invece, un pezzo delle centinaia di nuovi manifestanti vicini a esponenti del centrodestra calabrese – che con i ministeri delle Politiche agricole e del Welfare stavano costruendo percorsi per l’erogazione di redditi a manovali da piazzare nel decoro urbano – preferirono all’ultimo il centrosinistra, dato per vincente alle regionali di aprile, sul presupposto che sarebbe stato più utile nella prospettiva della stabilizzazione. La vicenda degli idraulico-forestali ha costituito un precedente, insomma, per altre categorie di precari, che hanno pensato – e credono – di poterne riprodurre il successo dello stipendio sicuro, cioè senza più interruzioni, “questue” e nodi in gola.   


SPY PD/ Sfida a Meloni, Schlein rischiatutto: due trappole pronte a farla "cadere"


L’alternanza di centrosinistra e centrodestra al governo regionale della Calabria si spiega molto con la consapevolezza, da parte delle svariate categorie di precari, che la Regione ha un ruolo specifico: è ancora un postificio in un tessuto economico fragile, segnato da spopolamento crescente, buste paga fittizie, lavoro nero, carità parentale e diffusa arte di arrangiarsi. Del resto la Calabria è piena di enti strumentali e affini con dipendenti che non hanno mai partecipato a concorsi e rispondono ai politici che ne hanno determinato la chiamata diretta. Per non parlare delle strutture sanitarie pubbliche, in cui numerosi infermieri e operatori socio-sanitari in attesa dello scorrimento di graduatorie valide sono stati scavalcati da altri che avevano lavorato in ospedali per oltre 48 mesi ininterrotti, in virtù di proroghe caldeggiate da sindacati e partiti influenti quanto incoscienti.

Questo è il sistema calabrese e meridionale, che mortifica i giovani, le imprese, i saperi, le idee, il merito. Nel contesto il Movimento 5 Stelle non è apparso attrattivo perché incapace – e questo è un merito – di assicurare in Regione, specie in Calabria, la perpetuazione delle logiche, delle prassi e delle abitudini qui riassunte. Per converso, negli ultimi 7 anni i parlamentari 5 Stelle della Calabria hanno presentato circa mille denunce all’autorità giudiziaria, perlopiù su vizi dell’amministrazione regionale e grazie a “soffiate” di dirigenti, funzionari e impiegati scontentati dai partiti.

Inoltre i “paletti” del Reddito di cittadinanza hanno spinto tanti calabresi a puntare, a scommettere su altre misure di assistenza, in mano alla Regione, ritenute più remunerative anche in vista di processi di stabilizzazione collettiva. È il caso delle centinaia di disoccupati inseriti in una graduatoria per corsi semestrali di formazione all’impresa, più volte ritoccata fino alla definizione a breve distanza dalle elezioni regionali.   

Ancora, il Movimento 5 Stelle non è stato in grado, almeno in Calabria, di selezionare un gruppo dirigente, di “produrre” figure politiche di carisma e spessore che non fossero gli eletti. Ciò perché è rimasto alle candidature online, che caricano sugli iscritti l’onere, la responsabilità delle decisioni e non permettono la maturazione graduale dei prescelti: dal consiglio di un Comune a quello della Regione e al Parlamento. Rimane ancora in piedi la mistica pentastellata dell’“uno vale uno”, come se un qualsiasi aspirante consigliere regionale potesse avere la stessa autorevolezza politica di uno Sciascia o di un Cacciari; per la verità nemmeno i concorrenti hanno simili profili nelle assemblee elettive.

Proprio questo dogma egualitario ha rappresentato un limite pesante del Movimento 5 Stelle, atteso che in una terra come la Calabria non si può pensare, come è successo negli ambienti grillini, intanto a Scalea (Cosenza), Comune già sciolto per infiltrazioni, che piste ciclabili e wi-fi gratuito siano soluzioni embrionali alla povertà, alla criminalità e alla marginalità della regione.   

Oltre alla litigiosità interna, alla mancanza di organizzazione e di coordinamento, la perdita di consensi del Movimento 5 Stelle in Calabria dipende dalla gestione della sanità, commissariata dal governo centrale. L’anno scorso la ministra Giulia Grillo dichiarò, in un video su Facebook, che avrebbe realizzato una rivoluzione. I deputati M5s Dalila Nesci e Francesco Sapia si erano opposti con coraggio a diffuse pratiche clientelari in uffici e reparti, peraltro denunciando il premio di produttività assegnato a manager che invece avevano fatto registrare disavanzi di bilancio in 7 delle 9 aziende del Servizio sanitario calabrese.

Finì che fu approvato il “decreto Calabria”, poi convertito in legge. Il provvedimento tolse al governatore regionale il potere di nominare i vertici delle aziende del Ssr e dispose uno sblocco soltanto teorico del turnover del personale, visto che la Calabria non ha risorse per le insane gestioni del passato e perché la ripartizione del Fondo sanitario non si basa sui dati di morbilità e co-morbilità delle Regioni (e delle Province autonome di Trento e di Bolzano), il che ogni anno comporta trasferimenti minori di almeno 130 milioni rispetto al fabbisogno del proprio territorio. I commissari delle aziende del Ssr della Calabria sono stati nominati con grave, colpevole ritardo. Nella lunga fase di vuoto, con sostituti temporanei, il caos di gestione è aumentato e la struttura commissariale per la sanità non ha rimesso mano alla rete dell’assistenza ospedaliera, non ha ottenuto la riattivazione degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, imposta da sentenze definitive, e non ha ancora completato la ricognizione sul fabbisogno di personale.

Dunque le promesse politiche della ministra Grillo si sono rivelate fumose e incoerenti: un boomerang. E infine M5s, nonostante la determinazione e la passione di alcuni suoi parlamentari, non ha bloccato il sistema di irregolarità e clientele che ha messo in crisi la Sanità calabrese, il cui bilancio annuo è di 3 miliardi e mezzo.

Con i prossimi “Stati generali” del Movimento 5 Stelle inizierà un capitolo tutto da scrivere. Che, per avere consenso, dovrà partire dalla questione meridionale, e in particolare da quella calabrese, e dalla meritocrazia.


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Politica

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Politica

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net