Congelati per un mese i dazi USA sui prodotti del Messico: accordo Trump-Sheinbaum, ecco cosa prevede il negoziato tra migranti, droga e frontiere

DOPO LA MINACCIA SUI DAZI, IL MESSICO TROVA L’ACCORDO CON TRUMP (E FRENA IL KO DELLE BORSE)

Nella baraonda prodotta dalla guerra commerciale sui dazi, voluta dal nuovo Presidente USA Donald Trump, occhi puntati sul Messico dove si è chiuso un primo accordo a suo modo storico: appena 48 ore l’annuncio dalla Casa Bianca di tassare del 25% i prodotti in arrivo dallo Stato centroamericano confinante con gli USA, la Presidente Claudia Sheinbaum ha annunciato che l’omologo americano ha accettato la sospensione di almeno 1 mese per i nuovi dazi.



In questo lasso di tempo si proverà a negoziare un accordo a lungo termine che si basa non solo su scambi commerciali, ma anche su garanzie richieste dagli Stati Uniti sul tema “caldo” di migranti e narcotrafficanti: dopo le minacce lanciate in campagna elettorale, e dopo i primi ordini esecutivi siglati da Trump – su tutti, il simbolico cambio di nome da “Golfo del Messico” in “Golfo d’America” – la politica negoziale dei dazi sfocia in un secondo risultato appena pochi giorni dopo il “braccio di ferro” con la Colombia. Il Governo Sheinbaum blocca i dazi sui prodotti messicani venduti negli Stati Uniti, ottenendo da Trump un mese di tempo per negoziare a fondo i termini dell’accordo: quella che la Presidente definisce una «conversazione proficua con il presidente Trump» porterà nei prossimi giorni ad un completo accordo, partendo dal «grande rispetto per le nostre relazioni, la sovranità e abbiamo raggiunto una serie di accordi».



COSA PROMETTE SHEINBAUM E COSA FARÀ TRUMP: I NEGOZIATI COL MESSICO APRONO A POSSIBILI ACCORDI CON IL CANADA

Ma in cosa consiste l’accordo tra Messico e Stati Uniti è spiegato dal Ministro dell’Economia centroamericano, Marcelo Ebrard: Città del Messico schiererà 10mila soldati alla frontiera con l’America per prevenire il traffico di droga (soprattutto il fentanyl lavorato da Cina e India, diretto negli USA), il narcotraffico su larga scala e l’orrore dei cartelli. Non solo, Sheinbaum garantisce misure imponenti sul controllo dei migranti alle frontiere, altro tema chiave nei primi atti del Governo Trump.



Sempre negli accordi negoziati in via di principio tra Messico e USA, con la pressione dei dazi si è ottenuto l’impegno a contrastare il traffico di armi ad alta potenza verso lo Stato centroamericano: un mese di dazi sospesi che potrebbero poi essere del tutto eliminati qualora le garanzie della Presidente Sheinbaum fossero confermate da Washington. Intervenendo su X, Donald Trump spiega del grado di ottima conversazione amichevole con Sheinbaum circa l’argine su migranti e narcotraffico verso gli Stati Uniti: per questo il Segretario di Stato Rubio ha concordato lo stop dei dazi in attesa di un accordo che si prospetta come definitivo nel giro delle prossime settimane

L’accordo col Messico potrebbe a questo punto aprire conversazioni importanti nelle prossime ore tanto col Canada quanto con la Cina, gli altri due Paesi colpiti dalla guerra dei dazi siglata nel weekend dalla Casa Bianca: alle ore 21 italiane, la telefonata tra Trump e Trudeau proverà a mettere in pratica i simili risultati avuti con il Messico, anche se il campo di battaglia si preannuncia più complesso vista la tensione nei rapporti tra i due leader, oltre al fatto che il Governo Trudeau è dimissionario e in crisi di consensi già in patria. La guerra è tutt’altro che finita, specie finché Trump e Xi Jinping non arriveranno ad un accordo complessivo sul tema commerciale: ma i primi risultati della politica aggressiva economica degli Stati Uniti iniziano ad arrivare sull’asse messicano. In merito a potenziali dazi con l’UE resta l’incertezza su come (e quando) Bruxelles potrebbe rispondere nel confronto a distanza con l’alleato-nemico americano.