Adam Peaty, fra i più grandi nuotatori britannici degli ultimi anni, ha raccontato di essere finito in una spirala negativa autodistruttiva: le sue parole
E ancora: “Sono stato in una spirale autodistruttiva, cosa che non mi dispiace dirlo perché sono umano. Dicendolo, posso iniziare a trovare le risposte”. Adam Peaty ha proseguito: “Sono arrivato in un punto della mia carriera in cui non mi sentivo più me stesso: non mi sentivo felice nuotando, non mi sentivo felice correndo. Ho messo la mano su un pulsante di autodistruzione perché se non ottengo il risultato che desidero, mi autodistruggo”.
ADAM PEATY: “HO TROVATO IL PERCHE’, ORA CERCO LA RISPOSTA”
Il nuotatore britannico sottolinea come sia snervante cercare di continuare a migliorarsi per fare il record ed essere il più veloce di tutti vincendo le competizioni: “La dedizione e il sacrificio: i fine settimana e tutto il tuo tempo sono spesi per inseguire quell’obiettivo per questa unica opportunità di gloria olimpica. Una volta aveva senso, due volte era una grande richiesta, e l’ultima è stato ancora più difficoltoso per via del covid”.
Poi Adam Peaty ha concluso parlando del suo ritiro dalle vasche che sembra comunque momentaneo: “L’unico motivo per cui per ora mi sono allontanato da esso, in modo competitivo, è perché non so perché lo sto ancora facendo, a dire il vero. Non so perché sto ancora combattendo. La cosa positiva è che ho trovato un ‘perché’ ed ora sto cercando la risposta”.
