Negli ultimi anni, il mondo del fitness e del benessere ha riscoperto un metodo di camminata che proviene direttamente dal Giappone. In cosa consiste?
Negli ultimi anni, il mondo del fitness e del benessere ha riscoperto un metodo di camminata che proviene direttamente dal Giappone. In cosa consiste?
Si tratta di un metodo capace di offrire risultati sorprendenti per la perdita di peso e il miglioramento della salute cardiovascolare, senza la fatica di dover raggiungere quotidianamente quota 8000 passi o più. Stiamo parlando della camminata giapponese, un approccio che punta più sulla qualità e sull’intensità del movimento che sulla quantità di passi.
Il metodo della camminata giapponese nasce nel 2009 grazie al lavoro dei professori Hiroshi Nose e Shizue Masuki, ricercatori dell’Università di Shinshu, in Giappone. Il loro studio si è concentrato sul modo migliore per combinare esercizio fisico e sostenibilità nel tempo, sviluppando un programma che alterna momenti di camminata veloce a momenti di camminata più lenta. Questa alternanza non solo aumenta il dispendio calorico, ma migliora anche la capacità respiratoria e il benessere psicofisico.
Come funziona la camminata giapponese
La pratica della camminata giapponese si basa su un ciclo preciso: si cammina a ritmo sostenuto per tre minuti, seguito da tre minuti a passo più lento, per un totale di circa 30 minuti per sessione. È consigliato svolgere questo allenamento almeno quattro volte a settimana. Questo schema è conosciuto anche come Interval Walking Training (IWT) e permette di stimolare il metabolismo in modo efficace.
Contrariamente alla classica regola dei “10.000 passi al giorno”, questa modalità si focalizza sul ritmo e sull’intensità, anziché solo sul conteggio dei passi. La camminata lenta alternata a quella veloce stimola infatti il corpo in modo più efficiente, permettendo di bruciare più calorie e di migliorare la funzione cardiaca senza affaticare eccessivamente.
La camminata giapponese non apporta solo benefici fisici: la sua pratica abituale, soprattutto se effettuata in ambienti naturali, aiuta a ridurre lo stress e a migliorare l’umore. L’atto stesso di camminare lentamente, alternato a fasi più dinamiche, favorisce una sorta di meditazione in movimento, un effetto simile al cosiddetto “forest bathing”, ovvero l’immersione consapevole nella natura.
Questo aspetto mentale è particolarmente apprezzato da chi sceglie la camminata giapponese perché non solo aiuta a mantenersi in forma, ma migliora anche la qualità della vita e il benessere psicologico complessivo.
Uno studio del 2007 ha dimostrato che la camminata giapponese produce risultati più efficaci rispetto alla semplice camminata lenta per raggiungere gli 8000 passi giornalieri. I partecipanti allo studio che hanno seguito il protocollo giapponese hanno mostrato una riduzione significativa della pressione sanguigna, una diminuzione dell’indice di massa corporea e una perdita di peso più marcata.
È ideale per chi vuole perdere peso in modo graduale e sostenibile, migliorare la propria forma fisica senza stress eccessivi e, allo stesso tempo, prendersi cura anche della propria salute mentale. Per iniziare a praticare la camminata giapponese è sufficiente scegliere un luogo comodo e sicuro, come un parco o una pista ciclabile. È utile avere un cronometro o un’app per tenere traccia dei tempi, così da rispettare i tre minuti di camminata veloce e i tre minuti di camminata lenta.
Non è necessario un abbigliamento tecnico, ma è importante indossare scarpe comode e adatte al tipo di terreno. Le sessioni di 30 minuti possono essere aumentate gradualmente in durata e frequenza, secondo la propria resistenza e i propri obiettivi.
Come in ogni attività fisica, è bene ascoltare il proprio corpo e, in caso di problemi di salute o condizioni particolari, consultare un medico prima di iniziare.