L'addizionale IRPEF regionale cambia in base al territorio. La lista mostrerà dove si paga di più e dove invece meno.

L’addizionale IRPEF regionale varia in base al luogo in cui si lavora, e in questo articolo vedremo dove il carico fiscale è più leggero e dove invece si risente maggiormente.

Rispetto ad altri territori, in Campania e nella Regione Lazio l’imposta su impiegato con RAL 35.000€ è ben più cara di poco più di 400€. La differenza più evidente si concretizza nelle Regioni a statuto speciale (salvo Bolzano che invece grazie ad una speciale detrazione fa un azzeramento totale).



Addizionale IRPEF regionale: cosa cambia?

Fonte: Pixabay.com

L’addizionale IRPEF regionale è una tassa che serve a garantire più coperture dei costi pubblici, come ad esempio la sanità. Di solito non ci si rende conto di quanto possa influire sul cedolino e in busta paga per via della sua “percentuale nascosta”.



Eppure è una delle imposte più sostanziose per ogni singola Regione, tanto che nel 2024 ha portato nelle loro casse complessivamente 15 miliardi di euro.

L’addizionale viene pagata dalla maggior parte delle persone fisiche (almeno il 75%), ad eccezione delle P.IVA forfettarie, a meno che non generino altri ricavi su cui applicare l’IRPEF.

Regione Pensione da 15.000€ e deducibilità “prima casa” 500€ Imprenditore con ricavi da 25.000€ senza deducibilità Impiegato con un contratto indeterminato e RAL 35.000€ (senza poter dedurre alcun onere) Impiegato con RAL 70.000€ e deduzione da 1.100€ per i contributi della colf e 600€ per la prima abitazione
Abruzzo 242 418 669 1.708
Basilicata 178 308 431 840
Prov. di Bolzano 0 0 0 385
Calabria 251 433 606 1.182
Campania 251 556 868 1.958
Emilia Romagna 193 393 656 1.704
Friuli V. G. 102 308 431 840
Lazio 251 433 926 2.034
Liguria 178 308 567 1.635
Lombardia 178 343 510 1.085
Marche 178 338 502 1.074
Molise 251 453 744 1.852
Piemonte 235 456 712 1.734
Puglia 193 343 500 1.083
Sardegna 178 308 431 840
Sicilia 178 308 431 840
Toscana 206 356 631 1.739
Prov. di Trento 0 0 431 932
Umbria 178 308 721 1.948
Val d’Aosta 0 308 431 840
Veneto 178 308 431 840

Poche Regioni si sono adeguate

Nonostante la nuova riforma IRPEF abbia confermato le aliquote a 3 scaglioni, gran parte delle Regioni a mantenuto il precedente schema “a 4”. Le uniche ad adeguarsi all’attuale emendamento sono state soltanto tre, Bolzano, la Liguria e l’Abruzzo.



Ci poi poi Regioni che invece hanno deciso di far pagare a tutti – indifferentemente dalla fascia di reddito – la stessa percentuale, e tra queste troviamo il Veneto, la Sicilia, la Calabria, la Basilicata, la Valle d’Aosta e la Sardegna.

Tra tre anni invece, il Piemonte ha già previsto un aumento sull’addizionale IRPEF, applicando il 2,68% (rispetto all’attuale 2,13%) sul primo scaglione, ovvero partendo da 15.000€ e giungendo a massimo 28.000€.

Per i redditi che invece arriveranno a 50.000€ la tassa sarà il 3,31% (contro il 2,75%) di oggi.