Alberto Stasi "innocente come Andrea Sempio", ma "copre assassino e mandanti": la (strana) tesi dell'avvocato Massimo Lovati sul delitto di Garlasco
Alberto Stasi “innocente, ma sa e copre qualcuno“. È un passaggio delle recenti dichiarazioni rese a mezzo stampa dall’avvocato Massimo Lovati che, insieme alla collega Angela Taccia, assiste il nuovamente indagato Andrea Sempio nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Una strana tesi, a giudicare dal contesto in cui viene incastonata: “Chiara Poggi è stata uccisa da un sicario perché scomoda“, ha aggiunto il legale in diverse trasmissioni tv, portando avanti una lettura degli eventi che si innesta tra scienza e fantascienza nell’odissea di ipotesi che fanno capolino intorno al caso ormai da mesi.
Ai microfoni di Repubblica, intervistato proprio su questa sua convinzione, Lovati ha spiegato di ritenere verosimile che Alberto Stasi conosca l’identità di killer e mandante (o mandanti), ma che nonostante questa scottante informazione in suo presunto possesso abbia deciso di farsi la galera sebbene non colpevole per evitare grane e preservare così la propria incolumità e quella dei familiari. Una trama che, a dirla con i termini spesi dallo stesso pool difensivo di Sempio in merito alle contestazioni della Procura di Pavia a carico del suo assistito, sembrerebbe degna di un film o di un romanzo noir.
Alberto Stasi “innocente come Andrea Sempio”, ma secondo Lovati avrebbe scelto il carcere “per non finire sottoterra”
Secondo la difesa di Andrea Sempio, quindi, Alberto Stasi sarebbe innocente al pari del 37enne oggi ripiombato da indagato al centro dell’inchiesta della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco (dopo che la sua posizione fu archiviata nel 2017 e nel 2020), e starebbe scontando una pena definitiva a 16 anni di carcere per un crimine che non ha commesso per non rischiare la propria vita. Starebbe coprendo l’assassino di Chiara Poggi (un sicario, secondo l’avvocato Lovati) e non uno ma “più mandanti”.
Il legale spiega la sua teoria a Repubblica, dipingendola come una sorta di “sogno” che non può dimostrare su come sarebbero andate le cose quella mattina del 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli dove si compì il massacro della 26enne. “Alberto Stasi finirebbe sottoterra” se, sostiene Lovati, rivelasse ciò di cui sarebbe a conoscenza sull’atroce fine della fidanzata. Per questo, a detta del legale, ha preferito finire in cella al posto dei veri colpevoli anche a costo di vedersi cucito addosso, indelebile, il marchio di killer freddo e spietato.
L’avvocato di Andrea Sempio: “Chiara Poggi aveva scoperto un segreto indicibile, Chiesa coinvolta”
Nel corso della stessa intervista, Lovati ha dichiarato che Chiara Poggi sarebbe stata assassinata dopo aver scoperto “un segreto indicibile” forse legato a presunti esorcismi e pedofilia all’ombra del Santuario Madonna della Bozzola.
Per il legale di Andrea Sempio, il suo assistito sarebbe del tutto estraneo ai fatti di via Pascoli e sarebbe semplicemente “un comunista, un disadattato“. Dietro il delitto di Garlasco, ha concluso Lovati, potrebbe celarsi un coinvolgimento della Chiesa come accaduto nel caso di Emanuela Orlandi. Anche in questa declinazione della sua tesi, però, non ha alcun dato per poterla dimostrare. “È un mio sogno – ha concluso -. Non voglio guai“.