Alberto Zangrillo: “Virologi tv non si basano su dati”/ “Dovremo convivere col virus”

- Alessandro Nidi

Alberto Zangrillo contro i virologi in tv: "Agli studenti insegniamo che bisogna basarsi sempre sui documenti, mi vergogno per i miei colleghi"

Dott. Alberto Zangrillo genoa Il professor Alberto Zangrillo al San Raffaele (LaPresse, 2020)

Alberto Zangrillo ha parlato nuovamente in pubblico. Il prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele ha infatti partecipato nelle scorse ore in qualità di ospite a Milano alla presentazione del libro “La società chiusa in casa”.

Lo riferisce l’agenzia di stampa nazionale Adnkronos, che evidenzia che il volume è stato firmato dallo storico della medicina Gilberto Corbellini e da Nicola Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni (Ibl). A margine dell’evento, Zangrillo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, che vanno contro i virologi che compaiono frequentemente in televisione, sull’onda lunga dell’ordine del giorno presentato da un ex componente del Movimento Cinque Stelle (clicca qui per approfondire la notizia): “Sono un professore – ha asserito Zangrillo –. Io e i miei colleghi abbiamo sempre il dovere, verso gli studenti, di basarci su documenti. Ecco, mi vergogno che spesso in tv i professori ne abbiano fatto a meno”.

ALBERTO ZANGRILLO: “DOBBIAMO ABITUARCI A CONVIVERE CON IL VIRUS, SONO STATO IL PRIMO A PARLARNE”

Alberto Zangrillo, nel prosieguo del suo intervento, come riportano i colleghi di Adnkronos, ha ricordato che il Coronavirus è destinato a diventare endemico e che tutti noi saremo costretti ad abituarci alla sua presenza. In particolare, il professore, medico personale del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha rammentato di avere parlato presto (e per primo) della necessità di convivere con il virus.

Le sue parole sono state pubblicate dall’Ibl anche su Twitter, con la seguente “nota a margine”, sempre a firma del volto simbolo del San Raffaele di Milano: “Questa idea è sviluppata magistralmente dal libro. Alcuni bias cognitivi sono esplosi, sfociano oggi in una psicosi di cui bisogna occuparsi”. Insomma, il virus SARS-CoV-2 è un’emergenza tutt’altro che superata e con la quale dovremo ancora fare i conti per diverso tempo.







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