L'avvocato Pontenani a processo per falso in atto pubblico: le accuse della Procura e la dichiarazione della professionista al "Sussidiario"

LE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO PONTENANI AL “SUSSIDIARIO”

A seguito dell’articolo qui sotto, abbiamo ricevuto al “Sussidiario” una doverosa precisazione dell’avvocato Alessia Pontenani in merito alle accuse a lei rivolte: secondo la professionista, non vi è alcuna intercettazione tra Pontenani e la signora Pifferi in cui vi sarebbe stato il suggerimento di fingere una malattia mentale. Non solo, spiega ancora l’avvocato, gli elementi provengono unicamente dalle dichiarazioni della signora Tiziana Morandi (la cosiddetta “Mantide della Brianza”, ndr) in cui lei dichiara al pm che Pifferi «diceva che doveva fare la mongoloide e che c’erano cimici ovunque».



L’avvocato Pontenani precisa ulteriormente che quel termine “mongoloide” non è mai stato utilizzato in tutta la sua vita e carriera: non solo, le cimici di cui si parla in realtà sono quelle dei letti, ed esista infatti una pec della legale inviata al carcere «in cui chiedevo di procedere con la disinfestazione dei materassi, cosa tra l’altro che venne fatta a suo tempo».



Il processo a Milano sul caso Pifferi-Pontenani

Caso Pifferi, rinviata a giudizio l’avvocato Alessia Pontenani, difensore della donna condannata all’ergastolo per la morte della figlia Diana, nell’inchiesta bis di cui parlerà anche la trasmissione “Linea di Confine“, che aveva coinvolto anche cinque psicologi, accusati tutti di favoreggiamento e falso in atto pubblico.

Secondo la Procura di Milano, tutti i professionisti avrebbero infatti collaborato ad uno specifico piano, che prevedeva di mentire sul ritardo mentale grave dell’imputata, al fine di farle evitare la massima pena. Come stabilito dai giudici che ora hanno richiesto l’avvio del processo, in particolare la legale avrebbe spinto in più occasioni Alessia Pifferi a fingere di avere problemi, per cercare di ottenere, tramite perizie psichiatriche manipolate, la riduzione per incapacità di intendere e di volere.



Procura Milano: “Avvocato Pontenani dava indicazioni ad Alessia Pifferi su come fingere un ritardo mentale “

Alessia Pontenani,  avvocato di Alessia Pifferi, sarà processata insieme ai consulenti psichiatrici per vari reati compiuti nell’ambito della difesa sul caso della morte della piccola Diana. La Procura di Milano nell’inchiesta bis ha stabilito che la legale avrebbe contribuito a sviare le indagini, cercando di provare con false documentazioni e comportamenti costruiti, un ritardo mentale che avrebbe potuto salvare la 38enne dall’ergastolo grazie alla riduzione della pena per l’incapacità mentale. Tra le accuse: oltre al falso in atto pubblico, compiuto da una persona con ruolo di servizio pubblico, anche il favoreggiamento e la falsa testimonianza.

Tutto ciò provato da documenti, testimonianze ed intercettazioni nelle quali emerge la chiara volontà di manipolare i risultati del test per abbassare il quoziente intellettivo da dichiarare. Nel 2024, durante il processo, l’avvocato Pontenani aveva più volte dichiarato che la Pifferi si era trovata da sola, abbandonata dalla famiglia, a gestire una situazione che non riusciva a comprendere, proprio perchè affetta da un moderato disturbo dello sviluppo intellettivo.