Il giallo di Alice Neri si nutre di nuove ombre, e resta fitto il mistero sulle ultime ore della 32enne a Fossa di Concordia (Modena), prima che qualcuno ponesse fine alla sua vita in modo atroce. Il cadavere di Alice Neri è stato trovato carbonizzato all’interno del bagagliaio della sua auto, anch’essa bruciata, il 18 novembre scorso, e ancora oggi sono numerose le domande che gravitano intorno al caso. Poche ore fa, il Tribunale del Riesame di Bologna ha rigettato il ricorso della difesa dell’unico arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul delitto, il 29enne tunisino Mohamed Gaaloul, da subito dichiaratosi estraneo ai fatti ma al centro di una ricostruzione che lo vedrebbe quale principale sospettato dell’omicidio. Il suo legale ne aveva chiesto la scarcerazione, ma i giudici avrebbero confermato la detenzione.
Proprio sugli spostamenti di quella sera si condensano le attenzioni degli inquirenti, a caccia di elementi che possano fornire un quadro più nitido delle ultime ore di Alice Neri e sulla esatta localizzazione di Gaaloul. L’uomo, secondo la moglie e il cognato, sarebbe innocente e quella notte sarebbe andato a dormire da un cugino, ma tale circostanza non avrebbe al momento dei riscontri. A complicare la ricostruzione sarebbero le recenti dichiarazioni dello stesso parente del 29enne indagato, che sostiene di essere stato assente quando Gaaloul si sarebbe recato a casa sua per trascorrere il resto della notte dopo le ore passate nella sala slot del locale in cui Alice Neri e un collega consumavano un lungo aperitivo: “Mohamed ha dormito a casa mia – ha detto l’uomo –, ma non l’ho visto perché ero uscito per andare al lavoro“.
Il giallo dell’auto dietro quella di Alice Neri la notte dell’omicidio
Poche ore prima del delitto, l’auto di Alice Neri sarebbe stata seguita da un’altra vettura di colore scuro. Lo avrebbe detto lo stesso Mohamed Gaaloul, riferisce il cognato, parlando con la moglie del passaggio che avrebbe ricevuto quella sera da una “donna bionda” che potrebbe essere proprio la 32enne. Secondo questa versione dei fatti, Mohamed Gaaloul sarebbe salito a bordo del veicolo condotto da Alice Neri ma lei lo avrebbe fatto scendere, in una zona di campagna, dopo aver percorso appena un chilometro.
Secondo quanto dichiarato dal cognato del 29enne a Ore 14, le cose sarebbero andate così prima che le strade di Gaaloul e Alice Neri si separassero e la donna andasse incontro alla morte: “Mohamed ha detto di aver chiesto un passaggio e neanche un chilometro dopo lei si è accorta che una macchina che la inseguiva, lui è sceso ed è rimasto solo nella campagna“. Secondo questa versione, Gaaloul avrebbe percorso un breve tratto di strada in auto con Alice Neri prima che la donna si accorgesse di una misteriosa vettura di colore scurso dietro di loro. I parenti del 29enne tunisino continuano a ritenerlo incapace di commettere un reato come quello che gli viene contestato, e la moglie ha ribadito davanti alle telecamere la sua convinzione: “È innocente, quella sera è andato a dormire dal cugino, non so perché, ma a volte lo faceva“.