Alluvione Emilia Romagna, commissario Figliuolo incontra il governatore Bonaccini: "Qui per ascoltare, poi arriverà il portafoglio. Serve un piano condiviso", dichiara in conferenza stampa
Inizia col sorvolo delle aree colpite dal maltempo di maggio il nuovo incarico di Francesco Paolo Figliuolo. Il commissario alla ricostruzione post alluvione, ancora in attesa della nomina formale, si è poi recato a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna, per incontrare i presidenti delle Province colpite, il sindaco di Forlì e i membri del Patto per il lavoro e per il clima. Poi col governatore Stefano Bonaccini e la vicepresidente Irene Priolo, con delega alla Protezione civile, ha tenuto una conferenza stampa. “Il mio pensiero va alle vittime e a chi è ancora sfollato, a quanti stanno soffrendo per questa tragedia”, ha esordito Figliuolo, garantendo il massimo impegno. “Adesso è cogente l’intervento per famiglie e imprese”.
Nell’incontro con i giornalisti, il commissario Figliuolo ha commentato proprio il sorvolo delle aree colpite: “Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, e in molte parti l’operosità dei concittadini emiliano-romagnoli ha messo a posto tanto, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi”. A proposito della sua visita, ha precisato che ne ha approfittato anche per ascoltare: “In questo momento sono designato ma non ancora ancora formalizzato nell’incarico. Bisogna ascoltare le esigenze per fare in maniera più condivisa possibile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze”. In riferimento alla ricostruzione, Figliuolo ha aggiunto che servono “interventi di primo tempo, ma anche pensare alla messa in sicurezza“.
FIGLIUOLO INCONTRA BONACCINI: IL NODO DELLE RISORSE
Il lavoro necessario non può prescindere dalla pianificazione. Infatti, bisogna tener conto che ci sono stati “fenomeni estremi, che hanno sovvertito statistiche di centinaia anni e vanno tenuti in conto”, ha spiegato il generale Figliuolo. Pertanto, bisogna programmare “opere coerenti con i trend dei cambiamenti climatici“, Per questo motivo, il commissario ha parlato con il rettore dell’università di Bologna, “che ha messo in campo gruppi lavori specifici e specialistici. Per fenomeni complessi serve l’ausilio degli specialisti“. Inoltre, con la formazione della struttura che indirizzerà il lavoro da fare, si farà programmazione finanziaria. “Tutto sarà condiviso, in armonia con i subcomissari, con il presidente Bonaccini, con Acquaroli e Giani per le altre due regioni”. Figliuolo ha confermato di aver ascoltato le istanze del territorio: “Il mio compito sarà fare un piano, in modo condiviso, che possa essere messo a terra, implementato in maniera realistica, che dia la giusta fiducia e sia ben comunicato ai cittadini”.
Resta il tema delle risorse: la Regione Emilia Romagna chiede subito 1,9 miliardi per gli interventi più urgenti su strade, frane e fiumi. “A breve arriverà il portafoglio. I piani vanno fatti ma servono le risorse. Da parte della presidente Meloni e del governo c’è la massima attenzione e piena sintonia. Se la ricostruzione viene fatta in modo ottimale c’è anche un ritorno economico. Bisogna ricostruire bene e nella massima trasparenza”, ha spiegato Figliuolo. Il governatore Stefano Bonaccini ha fatto presente che tra i nodi da sciogliere c’è quello dei rimborsi alle imprese: la regione ha già provveduto in autonomia con gli stanziamenti da 3 a 5 mila euro per le famiglie. Resta da capire chi è e quando verrano pagati i 20 mila a cui hanno diritto le aziende danneggiate. “Aspetteremo il decreto e vedremo”, ha concluso il presidente.
