L’amore per la spiaggia e per il calcio giocato. Alviero Chiorri, ex attaccante di Sampdoria, Bologna e Cremonese, è rimasto nei cuori dei tifosi blucerchiati. Coi suoi gol si è conquistato il soprannome di ‘marziano’, ma anche la stima di tanti addetti ai lavori e di tecnici come Renzo Ulivieri, che lo ha definito potenzialmente superiore a campioni del calibro di Roberto Mancini e Roberto Baggio. “Se avessi avuto la testa di Francesco Totti e Alessandro Del Piero non sarei stato Alveiro Chiorri“, racconta l’ex punta sampdoriana. Il Corriere dello Sport attraverso la penna di Giancarlo Dotto, gli dedica un pezzo che vuole ripercorrere la carriera di un grande personaggio. “Giocavo nei campi di serie A come giocavo da ragazzo in spiaggia con gli amici”, ricorda simpaticamente Alviero Chiorri.
Alviero Chiorri: “Sono un ragazzo normale, se penso a Balotelli…”
La sua carriera si chiude all’età di trentadue anni con la casacca della Cremonese. Dice basta al calcio, dopo aver accumulato pressioni eccessive: “Non ne potevo più del calcio. Quella non era la vita che volevo vivere. Quelle regole, quelle attese, quelle pressioni. A novembre parto per Cuba per una vacanza di venti giorni e sono rimasto 24 anni”. Per molti appassionati Chiorri è talento puro, per altri è anche indisciplina. Insomma, un giocatore difficile da gestire. Ed in tal senso è proprio l’ex attaccante a confermare i suoi limiti, con ironia: “Se avessi avuto la testa di giocatori come Totti o Del Piero, non sarei stato Alviero Chiorri. Per il resto sono un ragazzo normale, anche se so che me la porterò addosso tutta la vita questa nomea di tipo strano. Penso a quello che combinava Balotelli a diciotto anni. Le mie stranezze, al confronto, sono poca roba”.