Il terzo Report di Amazon sulle strategie di protezione dei marchi: investimenti per 1,2 miliardi di dollari, sequestrati 6 milioni di prodotti contraffatti, bloccati 800mila tentativi di creazione di account fraudolenti. La contraffazione è l’anima nera del commercio. Online o offline quando si vende un prodotto o un servizio si deve essere certi di quello che si acquista. Proteggere i brand è uno dei compiti fondamentali di chi presidia i canali di vendita. Proteggere i brandi vuol dire difendere sia i diritti dei produttori, sia i diritti dei consumatori. Per il terzo anno Amazon offre al mercato internazionale il suo Report sulla protezione dei marchi, evidenziando gli sforzi dell’azienda per tutelare i clienti, i marchi e i partner di vendita dai prodotti contraffatti che hanno portato a un maggior numero di azioni legali e collaborazioni intersettoriali.
Nel 2022, Amazon ha investito oltre 1,2 miliardi di dollari per contrastare il fenomeno, ha bloccato oltre 800.000 tentativi di creazione di nuovi account di vendita di contraffattori e ha identificato, sequestrato e smaltito oltre 6 milioni di prodotti contraffatti, impedendo loro di entrare nella catena di approvvigionamento globale. il Report dimostra come la combinazione strategica di tecnologia all’avanguardia ed esperti leader di settore stia bloccando con successo i contraffattori, con un impatto che va ben oltre il negozio di Amazon.
TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
“Siamo orgogliosi dei progressi compiuti dalla nostra organizzazione quest’anno, in particolare dell’evoluzione della nostra tecnologia che ci consente di stare al passo dei contraffattori e del raddoppio dei nostri procedimenti penali e azioni legali”, ha detto Dharmesh Mehta, Vicepresidente, Worldwide Selling Partner Services di Amazon. “Siamo grati per la crescente collaborazione dell’intero settore in questo ambito e ci auguriamo di continuare a innovare e lavorare insieme per azzerare la contraffazione”. Il Report sulla protezione dei marchi di Amazon evidenzia i progressi compiuti in quattro aree chiave: solidi controlli proattivi per proteggere lo store, strumenti efficaci per proteggere i marchi, azioni legali nei confronti dei contraffattori e la protezione e l’educazione dei clienti.
Il processo di verifica dei partner di vendita, che include la possibilità di incontrare personalmente i potenziali venditori tramite video chat, insieme ai continui progressi nella rilevazione basata sul machine learning, sta ostacolando la creazione da parte dei contraffattori di nuovi account di vendita su Amazon. Nel 2022 Amazon ha bloccato oltre 800.000 tentativi di creazione di nuovi account di vendita, prima che pubblicizzassero una sola offerta di vendita – un numero inferiore rispetto ai 2,5 milioni di tentativi nel 2021 e ai 6 milioni di tentativi nel 2020. Il fenomeno è quindi in progressiva regressione, proprio perché è contrastato efficacemente da chi presidia i canali di vendita, soprattutto quello online.
BRAND REGISTRY
Amazon ha continuato a migliorare le tecnologie di protezione automatizzata che sfruttano le collaborazioni con i marchi iscritti al Brand Registry – un servizio specifico per le aziende distribuite sui negozi online – e i dati che queste forniscono, riducendo la necessità per i marchi di individuare e segnalare le violazioni. Nel 2022, l’adesione dei programmi di protezione dei marchi ha continuato a crescere e, allo stesso tempo, il numero assoluto di avvisi di violazione validi presentati dai marchi nel Brand Registry è diminuito di oltre il 35%.
I SUCCESSI DELLE IMPRESE ITALIANE
L’attenzione verso la protezione dei marchi è tema essenziale per la vita delle imprese, che sempre più numerose avvertono l’importanza di una partnership con chi gestisce il canale di vendita. Emil Ninni – co-founder e CFO dell’italiana Koala Babycare – ha commentato: “La nostra azienda è specializzata nella vendita e produzione di prodotti per la prima infanzia, dalla gravidanza ai primi 2 o 3 anni del bambino. Il nostro business, nato proprio su Amazon nel 2018 con il lancio del nostro primo prodotto, ha ben presto raggiunto un volume di vendita tale da permetterci di crescere, lanciare ulteriori prodotti e avere successo a livello europeo e negli Stati Uniti”.
Proteggersi contro la contraffazione e presidiare con successo il canale online produce risultati positivi. Aggiunge Ninni: “Dal 2018, i nostri ricavi sono triplicati anno dopo anno. E il 70% di essi proviene dalle nostre vetrine Amazon in Italia e nel mondo. Per il 2023, oltre alla creazione di nuovi prodotti, ci siamo posti come obiettivo di aumentare la visibilità del nostro brand e le nostre vendite anche negli Stati Uniti, un Paese che ad oggi rappresenta già circa il 12% del fatturato aziendale, dopo il lancio avvenuto a inizio 2022. Tuttavia, sappiamo bene che, ancor più in un’area geografica dal potenziale così ampio, in termini di clientela, tutelare il proprio brand Made in Italy è fondamentale. Alcune volte, infatti, ci è successo che qualcuno abbia tentato di vendere il nostro prodotto, entrando all’interno del nostro listino; altre volte ci sono state copiate immagini o testi. Ma grazie allo strumento di protezione di Amazon Brand Registry, abbiamo segnalato con facilità queste infrazioni e Amazon ha immediatamente bloccato l’account che stava commettendo questa violazione”.
ITALIA, LE SINERGIE CON I MINISTERI
In Italia, la collaborazione con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF, già MIPAAF), nel 2021 ha prodotto l’accordo per la tutela del Made in Italy agroalimentare su Amazon che ha reso l’Italia il primo Paese al mondo in cui le Istituzioni hanno siglato un Memorandum di Intesa con Amazon per proteggere i marchi di origine, tutelare i consumatori, le imprese e prevenire la contraffazione agroalimentare: “Abbiamo instaurato una collaborazione di lunga data con Amazon Italia nella lotta alla violazione delle indicazioni geografiche nel settore agroalimentare. Si tratta di un comparto estremamente rilevante per l’economia del Paese e per il quale l’Italia è famosa nel mondo. Ci impegniamo costantemente a tutelare gli operatori e i consumatori. Abbiamo trovato un partner importante in Amazon. Amazon lavora in modo proattivo e reattivo per assicurarsi che il suo store sia un luogo sicuro in cui fare acquisti. Non vediamo l’ora di rafforzare ulteriormente la nostra collaborazione”, ha dichiarato Felice Assenza, Capo dell’Ispettorato centrale per la repressione delle frodi e la tutela della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQRF) del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
La sinergia con il Ministero dell’Interno ha invece portato alla creazione, nel 2022, del progetto FATA (From Awareness To Action) che ha sottolineato proprio l’importanza della collaborazione pubblico-privato per combattere una crescente interconnessione di schemi criminali (poli-criminalità) e un sempre più stretto legame della contraffazione con frodi, reati economico-finanziari e reati cyber: “Il Servizio Analisi Criminale, Ufficio Interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, elabora strategie di prevenzione e repressione della contraffazione, con la collaborazione delle Prefetture e delle Polizie locali. Attori pubblici e privati sono quotidianamente impegnati per contrastare questo pericoloso fenomeno criminale anche nel settore dell’e-commerce, ed è in questo ambito che si inserisce l’importante sinergia avviata con Amazon che consente di approfondire la conoscenza del fenomeno con il comune obiettivo della tutela dei diritti di proprietà industriale e della salvaguardia dei consumatori” ha dichiarato il dottor Stefano Delfini, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, Direttore del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rimarcato l’importanza di una sempre maggiore collaborazione pubblico-privato per porre fine al fenomeno della contraffazione: “La collaborazione tra pubblico e privato per lottare efficacemente contro la contraffazione è fondamentale ed è un appuntamento che non possiamo più rinviare. La contraffazione è un sistema articolato, sempre più performante e noi, come autorità, dobbiamo rispondere con una contro spinta, attraverso un sistema altrettanto performante. Per fare questo non possiamo che unirci creando questa sinergia tra pubblico e privato, altrimenti perderemmo la battaglia” ha commentato la dottoressa Antonella D’Alessandro, Responsabile Direzione III – Politiche e progetti per la lotta alla contraffazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
LA CONSAPEVOLEZZA DEI CLIENTI
In collaborazione con la Camera di Commercio degli Stati Uniti e con la Customs and Border Protection degli Stati Uniti, Amazon ha creato numerose campagne di marketing che hanno aiutato i clienti a capire come fare acquisti in sicurezza e accertarsi di comprare prodotti autentici, assicurandosi che le persone fossero coscienti dei danni e dei pericoli derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti. Queste campagne hanno raggiunto oltre 70 milioni di consumatori negli Stati Uniti.