Biscotti Oreo: “Quantità eccessive di ammoniaca”
I biscotti Oreo dovrebbero il proprio colore nero all’uso di ammoniaca. La notizia, che da giorni rimbalza in vari Paesi d’Europa, arriva dall’Olanda, dove un’inchiesta del giornale Noordhollands Dagblad ha denunciato che la fabbrica Olam, a Koog-sur-le-Zaan, la utilizzerebbe come “ingrediente nascosto” mischiandola al cacao, al fine di annerire i biscotti della multinazionale Mondelez.
La “denuncia” è arrivata da un ex dipendente della fabbrica, che ha dichiarato al giornale olandese: “La fabbrica di cacao di Koog aan de Zaan non è mai stata progettata per lavorare grandi quantità di ammoniaca, non sono mai stati investiti abbastanza soldi per farlo correttamente. Troppo costoso, pensavano. Quindi l’ammoniaca fuoriesce da ogni angolo e fessura, la puzza è enorme. L’ambiente? Questo non interessa i vertici dell’azienda. Quello che interessa loro è avere una polvere di cacao nero e quanto guadagno ne consegue”.
Dario Bressanini: “Non c’è alcun allarme”
Non ha perso occasione per parlare della questione dell’ammoniaca nei biscotti Oreo neppure il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Quanti ne hanno mangiati in questi anni ragazze e ragazzi di tutte le età? Va fatta chiarezza al più presto”, ha scritto il leader della Lega sui propri social. Dario Bressanini, chimico e divulgatore, ha voluto però fare chiarezza e attraverso i social ha spiegato che non si tratta di una pratica così rara.
Sui social, Bressanini ha scritto: “Il carbonato di ammonio (che in cottura sviluppa ammoniaca, che se ne va) si usa da tantissimo tempo. Molti prodotti tradizionali italiani la usano. Non c’è alcun allarme. Nel cacao, il carbonato di potassio si usa da secoli nel “processo olandese” per aumentare il pH, rendere il cacao più solubile e scurire il colore (altrimenti sarebbe rossiccio). L’ignoranza non è un reato. Ma se sei giornalista il tuo mestiere non è lanciare allarmi ma verificare le notizie”.