A Le Iene vi era Massimo Lovati, l'avvocato di Andrea Sempio: ecco che cosa ha detto su Garlasco e gli ultimi risvolti

Le Iene torna sulla vicenda di Garlasco e nella puntata di ieri è stata mandata in onda una intervista vis a vis con Massimo Lovati, uno dei due avvocati di Andrea Sempio. Sulla nuova indagine nei confronti del suo assistito il penalista commenta: “Gli elementi indiziari di allora sono ancora quelli di oggi e in più ci sono delle consulenze di parte che sostengono che grazie ai progressi tecnologici oggi si possono leggere perfettamente le tracce. Se risultassero uguali il dna di Sempio e quello delle unghie di Chiara Poggi?



Uno scenario che non voglio pensare perché per me non lo sono. Io gli ho consigliato di non dare il consenso – ha proseguito il legale riferendosi alla convocazione in procura per il dna di Sempio – non mi fido dei miei contraddittori, allora voglio sempre che ci sia un giudice terzo, non mi fido della procura, le loro consulenze valgono quanto le mie.”



Sull’impronta 33, quella trovata vicino al corpo di Chiara Poggi e che per accusa e procura sarebbe di Sempio, Lovati spiega: “L’avevano già analizzata quell’impronta ma adesso ci sono questi due sapientoni”, riferendosi al tenente colonnello Giampaolo Giuliano, comandante sezione impronte del Ris di Roma, e il dottor Nicola Caprioli, luminare della dattiloscopia. “Dicono la stessa cosa di quelli del dna – aggiunge Lovati – ‘la scienza ha fatto progressi’, ma non eravamo nel Medioevo”.

Sulle sentenze che hanno condannato Alberto Stasi e le vecchie indagini, Lovati aggiunge: “L’avvocato, siccome è ignorante, si fida delle indagini. Il generale Garofano l’ho scelto io, su suggerimento di Ballardini, che ha fatto l’autopsia, ma io non sapevo niente”. Sullo scontrino di Andrea Sempio: “Non è un alibi, perché l’alibi viene di moda quando ti accuso, se io ti accuso tu tiri fuori l’alibi ma lì non c’è stata mai un’accusa.



Quando ha portato lo scontrino l’avevano interrogato i carabinieri, è andato a prenderlo e l’ha portato, cosa c’è di strano?”. Sulle tre telefonate di Andrea Sempio a casa di Marco Poggi pochi giorni prima dell’omicidio: “Se io telefono è perchè voglio parlare con lui, Marco non era a New York e in Cina, quei ragazzi lì vanno e vengono, per cosa ha chiamato a fare se no? Per perdere tempo?”.

DELITTO DI GARLASCO, AVVOCATO LOVATI: “A SUA MAMMA LE HAN DETTO DEL MANDRILLONE…”

Sulla non presentazione all’interrogatorio del suo assistito: “Io non vado mai da un interrogatorio del mio avversario, mi avrebbero fatto delle domande suggestive, come quelle fatte alla povera madre sul mandrillone (dice riferendosi alla Sit in cui hanno chiesto alla signora Sempio del suo presunto incontro con un vigile del fuoco ndr) se io mi astengo fai il piacere di chiudere il verbale, perchè è svenuta? Non lo so”. Quindi aggiunge: “Io sono fermamente convinto che Andrea Sempio sia innocente, con ho un rapporto formale da avvocato-cliente, mi ha detto che non ha mai conosciuto ne frequentato le sorelle Cappa e Alberto Stasi”.

Su Alberto Stasi: “Viene assolto in primo grado, viene assolto in appello, poi si sposta l’ago della bilancia e non si sa perché e oggi siamo ancora qui a parlare dell’ingiustizia della sentenza. Le mie considerazioni, potrete anche tagliarmi la lingua, ma le devo dire”.

E ancora: “Stasi ci racconta un racconto pieno di inesattezze, dice che è andato lì ed ha scavalcato il muretto, andate a vederlo quel muretto, è alto 2 metri. La procura della repubblica del 2007 doveva fare solo una cosa: il pomeriggio stesso doveva chiamare Stasi e farlo scavalcare e poi chiamare il Ris per le impronte. Perchè Stasi dice le bugie? Copre gli altri, non se stesso, si capisce benissimo che è un racconto che gli è stato detto di dire, chi sono i mandanti? Qui viene il bello”.

DELITTO DI GARLASCO, AVVOCATO LOVATI: “NEL 2006 HAN TROVATO UNO…”

Per l’avvocato Massimo Lovati: “Chiara Poggi aveva scoperto la pedofilia alla Bozzola, al mercoledì facevano le purificazioni, c’era un sacco di gente, un sacco di adepti delle associazioni dei tossicodipendenti. Nel 2006 han trovato nella casa di uno di Garlasco 20 minorenni dagli 11 ai 14 anni, sbarcati illegalmente a Lampedusa. Chiara scopre il problema della pedofilia e l’organizzazione criminale che traffica in esseri umani e pedofili l’ha uccisa, poi han detto ad Alberto Stasi di dire quelle cose se no avrebbe fatto una brutta fine”.

Sul supertestimone Gianni Bruscagin scoperto da Le Iene: “Per me è solo fumo negli occhi e basta, dal canale di Tromello è emerso qualcosa? Io non l’ho visto, neanche l’han fatto vedere”. Sul circo mediatico: “La gente vuole partecipare alla cronaca giudiziaria e quindi c’è un’offerta dei media. I giornalisti fanno sia casino che utilità, che poi a volte può essere più giusta la giustizia dei giornali perché la giustizia è quella degli uomini e io sono ancora convinto che Stasi sia innocente”. Sulla possibile teoria che Chiara potesse avere una relazione con adulto di Garlasco: “Mai sentito prima”.