Andrea Sempio, a Le Iene Inside lo speciale sul delitto di Garlasco: chi è il nuovo indagato e qual è la sua versione sull'omicidio di Chiara Poggi
CHI È ANDREA SEMPIO, LE NUOVE INDAGINI SUL DELITTO GARLASCO
Andrea Sempio è al centro del colpo di scena sul delitto di Garlasco a 18 anni di distanza: la procura di Pavia ha deciso di indagarlo per l’omicidio Chiara Poggi, anche se in passato aveva aperto già un fascicolo nei suoi confronti. L’amico del fratello della vittima era stato, infatti, già indagato dopo che la difesa di Alberto Stasi aveva presentato una consulenza riguardante la presunta compatibilità del profilo genetico di Sempio col materiale esaminato sulle unghie della vittima.
Le indagini sul 37enne Andrea Sempio, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni e inizialmente fu ascoltato come testimone, furono archiviate e venne esclusa la sua responsabilità, ma ora è stato sottoposto al tampone per un confronto con i risultati dei test genetici eseguiti sulle unghie della vittima.
Per gli inquirenti, infatti, quel Dna appartiene a lui, quindi hanno chiesto l’incidente probatorio al giudice. Invece, per la difesa di Andrea Sempio la richiesta è vaga e non precisa, peraltro su reperti già esaminati in passato. Inoltre, ritengono che gli esami possano essere effettuati con accertamenti ripetibili, mentre per la procura gli esami non sono stati fatti nella loro totalità.
LE ULTIME DICHIARAZIONI
Dopo il prelievo del materiale biologico, Andrea Sempio ha rilasciato diverse interviste davanti alle telecamere, tra cui una a Sky Tg24, per fornire la sua versione dei fatti in merito agli ultimi sviluppi che lo vedono coinvolto. Ha dichiarato che non ci fu alcun contatto con Chiara Poggi, di alcun tipo, e che non ci fu alcun collegamento in quegli anni. Per quanto riguarda le tracce di Dna, ritiene probabile che vi siano, visto che frequentava l’abitazione, essendo amico del fratello della ragazza, quindi ritiene che sia materiale da contatto con oggetti, non diretto.
Invece, ai microfoni di Quarto Grado Andrea Sempio ha smentito di aver nutrito un interesse per lei e di temere i risvolti mediatici di questa vicenda, più che quelli legali. Ma ha soprattutto rivendicato di avere la famiglia di Chiara Poggi dalla sua parte, anche ora che risulta di nuovo indagato. Ad esempio, l’amico Marco lo ha subito chiamato.
La speranza di Andrea Sempio è che anche questa inchiesta si chiuda con un’archiviazione. Nel primo caso la procura spiegò che fare di tutto per difendersi è condivisibile e comprensibile, d’altra parte ci si doveva fermare di fronte alla debolezza della difesa di Stasi nel suo tentativo di trovare un altro colpevole.