Angelo Rizzoli è stato un editore, imprenditore e produttore cinematografico, ma anche ex marito di Eleonora Giorgi: "grazie a lui..."
Angelo Rizzoli: “devo molto a Silvio Berlusconi”
Un momento davvero difficile per la vita di Angelo Rizzoli che una volta finito in carcere si ritrova completamente abbandonato. Dopo tredici mesi di prigione, l’editore trova ad attenderlo una Milano ostile. “Avevo rovinato l’immagine della grande borghesia milanese finendo in galera. Che fossi innocente, che fossi stato prosciolto, era un dettaglio” – ha raccontato in una vecchia intervista precisando che fu abbandonato da tutti anche da chi lo conosceva da bambino. Così Angelo decide di lasciare Milano e si trasferisce a Roma dove può contare sull’affetto e supporto incondizionato della madre, ma anche di un amico speciale: Silvio Berlusconi. “Lui mi ha detto: “Smettila di affliggerti e di disperarti. Cerca di cancellare il passato con cose nuove” ha raccontato Angelo Rizzoli descrivendo il Cavaliere come “non è un pescecane come la maggioranza degli imprenditori italiani. Non ha il loro cinismo. E’ uno che crede nell’amicizia. E’ generoso. Ha aiutato una persona finita, un “dead man walking”, un morto che camminava, , unicamente per simpatia umana. “Attento”, io gli dicevo. “Come hanno fatto fuori me possono fare fuori te”. Nonostante tutto però Angelone risolleva la sua vita ed è riuscito a stare accanto alla prima moglie Eleonora Giorgi in un momento difficile della sua vita. A raccontarlo è stata proprio l’attrice: ” la droga era una piaga, era stata come un contagio per tutta la nostra generazione. Fu l’amore per Angelo Rizzoli ad aiutarmi a uscirne. Di solito è difficile uscirne. Io mi sono innamorata e in un mese ne sono uscita e non l’ho mai più toccata”.
