Dio sconvolge
perché «ha scelto l’uomo e sta con i peccatori»: nell’Angelus di questa seconda domenica dopo l’Epifania, Papa Francesco si sofferma sul Vangelo del giorno per illuminare Piazza San Pietro sul significato profondo della manifestazione terrena del Cristo in mezzo agli uomini, sotto la lente del primo vero testimone ovvero San Giovanni Battista. «Il Battista non può trattenere l’impellente desiderio di rendere testimonianza a Gesù e dichiara: “Io ho visto e ho testimoniato”. Giovanni ha visto qualcosa di sconvolgente, cioè il Figlio amato di Dio solidale con i peccatori; e lo Spirito Santo gli ha fatto comprendere la novità inaudita, un vero ribaltamento», si legge nel testo di San Giovanni Evangelista. Il Papa sottolinea poi la “differenza” netta tra il Cristianesimo e le altre religioni, ricordando come «mentre in tutte le religioni è l’uomo che offre e sacrifica qualcosa a Dio, nell’evento Gesù è Dio che offre il proprio Figlio per la salvezza dell’umanità». È qui che il San Giovanni Battista esclama quell’espressione che tutti i cristiani da allora ripetono durante la Santa Messa prima dell’Eucaristia: «ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!», lo dice Giovanni quando resta stupefatto nello scoprire la novità portata da Gesù.
VIDEO ANGELUS PAPA FRANCESCO
«La testimonianza di Giovanni Battista ci invita a ripartire sempre di nuovo nel nostro cammino di fede: ripartire da Gesù Cristo, Agnello pieno di misericordia che il Padre ha dato per noi. Lasciarci nuovamente sorprendere dalla scelta di Dio di stare dalla nostra parte, di farsi solidale con noi peccatori, e di salvare il mondo dal male facendosene carico totalmente», spiega ancora Papa Francesco nell’Angelus che chiude una settimana molto complicata e difficile per la Chiesa stessa, “sconvolta” dal mediatico “caso Ratzinger” di cui il Pontefice non fa alcuno accenno nella sua preghiera in Piazza San Pietro. «Contempliamo con gli occhi e più ancora col cuore; e lasciamoci istruire dallo Spirito Santo, che dentro ci dice: È Lui! È il Figlio di Dio fattosi agnello, immolato per amore. Lui, Lui solo ha portato, Lui solo ha sofferto, ha espiato il peccato di ognuno di noi, il peccato del mondo, e anche i miei peccati», sottolinea il Santo Padre prima di dedicare un breve pensiero alla Conferenza di Berlino in corso oggi per il destino della Libia «oggi si svolge a Berlino una conferenza volta a discutere della crisi in Libia. Auspico vivamente che questo vertice, così importante, sia l’avvio di un cammino verso la cessazione delle violenze e una soluzione negoziata che conduca alla pace e alla tanto desiderata stabilità del Paese».