Tragedia in una famiglia italiana negli Stati Uniti. Anna Maria Tolomello, donna originaria di Carini, in provincia di Palermo ma residente in Pennsylvania, ha ucciso il marito. La donna, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe tolto la vita all’uomo e ne avrebbe nascosto il corpo in camera da letto per 13 giorni. La famiglia, residente a Chalfont, in Pennsylvania, è titolare di una pizzeria. La signora originaria di Palermo avrebbe confessato il delitto, come spiegano i media statunitensi, dando ai poliziotti americani una giustificazione.
La Tolomello avrebbe spiegato di essere stata costretta ad uccidere il marito, Giovanni Gallina (come lei originario di Carini), per difendersi. L’uomo, infatti, avrebbe provato ad uccidere la donna, che avrebbe dunque reagito togliendogli la vita. Dopo l’uccisione, il corpo è rimasto per 13 giorni dentro casa.
Anna Maria Tolomello davanti al giudice il 19 aprile
L’omicidio commesso da Anna Maria Tolomello avrebbe come movente quello della difesa: secondo la difesa della donna, infatti, il marito nel corso di una lite la stava strangolando. Come riportato dai media americani, la denuncia della scomparsa del padre sarebbe arrivata dal figlio della coppia. Proprio il ragazzo, che non sentiva il padre dal 16 marzo scorso, avrebbe avvertito la polizia. Il ragazzo avrebbe chiesto ripetutamente alla madre di poter parlare al telefono con il padre. La giustificazione della donna è sempre stata quella che Gallina era partito per affari e aveva lasciato il cellulare nella pizzeria di famiglia.
Gli agenti, allertati dal figlio, si sono così presentati a casa e hanno trovato il corpo dell’uomo senza vita, in stato di decomposizione, visti i 13 giorni dall’omicidio. La donna, proseguono i giornali, avrebbe pagato una ditta per scavare una fossa larga e profonda per occultare il corpo: all’agenzia avrebbe corrisposto 350 dollari. La Tolomello dovrà ora comparire davanti al giudice il prossimo 19 aprile.