Annie Ernaux, chi è la Premio Nobel Letteratura 2022/ Cosa ha scritto: ‘Gli anni’ e…

- Niccolò Magnani

Chi è Annie Ernaux e cosa ha scritto la Premio Nobel per la Letteratura 2022: "Gli anni", "L'evento", "La donna gelata" e gli altri romanzi della scrittrice francese

Annie Ernaux Annie Ernaux, Premio Nobel Letteratura 2022 (Twitter Nobel)

ANNIE ERNAUX HA VINTO IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 2022: ECCO CHI È LA SCRITTRICE FRANCESE

Annie Ernaux è la vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2022: battuti ancora una volta gli “storici” favoriti come Milos Kundera, Michel Houellebecq e Salman Rushdie: la scrittrice francese nata il 1 settembre 1940 a Lillebonne è stata premiata stamane dall’Accademia Nobel di Stoccolma. Il riconoscimento e l’ambito Premio Nobel Letteratura va ad Annie Ernaux «per il coraggio e l’acutezza clinica con la quale scopre le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi di memorie personali». Nei libri della scrittrice francese, spiega ancora il comitato del Nobel, Ernaux «in modo coerente e da diverse angolazioni, esamina una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe. Il suo percorso verso la professione di scrittrice è stato lungo e arduo».

Nel romanzo “L’occupazione” (2002) la stessa Annie Ernaux analizza la mitologia sociale di un amore romantico: con degli appunti di un diario che «registra l’abbandono subito da un amante, la scrittrice arriva ad attaccare l’immagine di sé costruita su stereotipi». Proprio per questo, spiega ancora l’Accademia svedese, «La scrittura per Annie Ernaux diventa un’arma affilata per sezionare la verità». Contattata pochi istanti dopo l’annuncio dalla tv svedese, la vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura Annie Ernaux commenta commossa «questo riconoscimento è un grande onore e una responsabilità». Capire chi è Annie Ernaux è ora materia dei media di mezzo mondo, e noi non ci tireremo indietro da un breve ritratto: nata e cresciuta in Normandia (Nord della Francia), la neo-Premio Nobel Letteratura 2022 si forma in un ambiente da lei considerato “proletario’ ma con il sogno di una vita borghese (figlia di genitori impegnati in un negozio di alimentari e caffetteria). Il suo stile “classico” di scrittura in realtà rivela l’impegno per scardinare le “disparità della classe sociale e del genere”, tanto che lei ama definirsi più che una scrittrice di narrativa, una «etnologa di me stessa».

VINCITRICE PREMIO NOBEL LETTERATURA 2022: COSA HA SCRITTO ANNIE ERNAUX

Dal “chi è” al “cosa ha scritto” è un passaggio prevedibile ma necessario: la vincitrice del Premio Nobel alla Letteratura 2022 Annie Ernaux è nota sopratutto per il romanzo “Gli anni” del 2008 ma è rappresentante della cultura francese-europea anche per diverse altre opere. La sua prima opera sono “Gli armadi vuoti” del 1974, e fa parte di una trilogia di romanzi autobiografici che comprende “Ce qu’ils disent ou rien” (1977) e “La donna gelata” (1981).  In questi primi romanzi Ernaux si cimenta con l’attacco alla monotonia del matrimonio e del rapporto “stereotipato” di una vita borghese tranquilla. Nel corso degli anni però la neo-Premio Nobel 2022 si allontana dalle vicende autobiografiche in un certo senso e si concentra invece sulla prosa narrativa, la “diaristica” e infine anche l’etnografia.

Qui scrive “Gli anni” da cui è tratto il celebre film omonimo di Sara Fgaier: «Il motivo che mi ha spinta a scrivere Les années (Gli anni) non era quello di lottare contro l’imposizione dello sguardo maschile, ma di mostrare come lo scorrere del tempo fosse percepito dalle donne in modo del tutto diversa rispetto agli uomini. Racconto la storia della Francia dagli anni quaranta fino ai giorni nostri, filtrata dalla sensibilità femminile: se lo avessi scritto secondo la visione maschile, di sicuro il risultato finale del libro sarebbe stato molto diverso», ha raccontato la stessa Ernaux in una recente intervista riportata da RaiNews. La stessa vincitrice del Nobel per la Letteratura ha poi aggiunto «in Les années insisto sulle metamorfosi che le donne hanno subito, sugli eventi che le hanno cambiate: ripenso alle donne degli anni cinquanta, ripenso a mia madre paragonandola alla donna che sono oggi, alla donna del tutto diversa dal passato che sono diventata. Al centro del libro infatti vi è proprio questa evoluzione della donna nel tempo, in un confronto inesauribile fra ciò che era e ciò che è, fra il passato e il presente», Nel 2000 scrive invece “L’evento” da cui è tratto il film “La scelta di Anne-L’Evenement”, tornando sul carattere biografico e analizzando la scelta di un aborto clandestino durante la Francia degli anni Sessanta: come scriveva Nadia Terranova su “Linkiesta” presentando il film tratto dal romanzo di Annie Ernaux, «ne L’Evento questa donna-reato ha un’arma potentissima, è lei a raccontare la storia e quando se tu a raccontarla significa che hai smesso di subirla».







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