Antibiotico resistenza, rilevati batteri CPE negli animali da allevamento, possibile trasmigrazione all'uomo attraverso il cibo, scatta piano emergenza Efsa
Antibiotico resistenza, scatta l’allarme Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) per contaminazione di enterobatteri CPE, produttori di carbapenemasi trovati negli allevamenti e prodotti derivati della filiera, in particolare nelle carni di suini, pollame e bovini. In un report pubblicato lo scorso 8 aprile l’agenzia Ue per la sicurezza alimentare ha specificato che sono in aumento le rilevazioni di questo tipo di ceppi negli animali da allevamento, che precedentemente erano circoscritti solamente agli ambienti ospedalieri, che sono in grado di neutralizzare gli effetti dei comuni antibiotici utilizzati a fini terapeutici.
I batteri sono presenti in 14 paesi dell’Unione Europea, compresa l’Italia, e nello specifico tra i segnalati con più frequenza e in aumento dal 2021 ci sono patogeni come: E.Coli, Klebsiellae, Salmonella ed Enterobacter. Come sottolinea il documento, il corredo genetico di questo tipo di microrganismi è identico a quello evidenziato negli umani, non è quindi escluso che ci sia una correlazione nelle forme di contagio con l’assunzione di cibo, anche se questo dettaglio non è ancora stato confermato.
Rapporto Efsa, rilevati batteri antibiotico resistenti negli animali da allevamento in 14 paesi Ue compresa l’Italia
Rapporto Efsa su ceppi batterici resistenti agli antibiotici trovati nei prodotti della filiera alimentare, secondo le ultime analisi sono in aumento le contaminazioni di animali da allevamento come maiali, bovini e polli, nei quali sono stati rilevati microrganismi con Dna uguale a quello umano. L’appello ora è quello di rafforzare tutti i controlli di tracciabilità e accertare quali sono le vie di trasmissione, specialmente nei paesi in cui la presenza di questi patogeni risulta più elevata, puntando anche ad istituire un nuovo piano di azione per contrastare una possibile emergenza.
Come sottolinea l’agenzia per la sicurezza alimentare infatti, l’antibiotico resistenza è un importante problema di ordine pubblico sanitario, e una possibile trasmigrazione dalla carne all’uomo attraverso il consumo potrebbe aggravare la situazione già critica, vista la poca disponibilità di farmaci alternativi a quelli tradizionali per la cura di eventuali infezioni.
