Trump ha firmato il decreto per designare Antifa come organizzazione terroristica: cosa significa, cosa implica e cosa succede ora

Dopo l’annuncio di pochi giorni fa in seguito all’omicidio di Charlie Kirk, alla fine il presidente statunitense Donald Trump ha siglato il decreto che designa l’organizzazione nota come il nome di “Antifa” come terroristica, conferendo alle autorità federali un’ampia gamma di libertà per monitorare e sorvegliare i suoi (presunti) aderenti: una mossa che genererà quasi certamente un’ampia ondata di proteste negli USA che verrà – altrettanto certamente – usata dallo stesso Trump per alimentare la narrativa che Antifa e altri gruppi di estrema sinistra siano all’origine della violenza politica negli States.



Prima di arrivare al decreto firmato da Trump, è certamente significativo notare che – di fatto – attualmente Antifa non sembra poter essere racchiusa nel concetto classico di “organizzazione”: si tratta – e fu anche l’ex direttore dell’FBI a dirlo – più che altro di un’ideologia che raccoglie membri in ogni parte del mondo, ma senza una reale catena di comando, una capo formalmente riconosciuto o una struttura propriamente intesa; nata per la prima volta nel 2017 e sviluppatasi soprattutto durante il primo mandato di Trump come risposta all’estremismo di destra.



Trump designa Antifa come “organizzazione terroristica”: cosa implica il decreto firmato dal presidente USA

Proprio durante il primo mandato Trump aveva ipotizzato per la prima volta di designare come terroristi i membri di Antifa, ma per arrivare all’effettivo decreto ha dovuto attendere la scia emotiva suscitata dall’omicidio di Kirk e – come accennavamo prima – in queste ore la proposta è stata siglata: nel testo, Antifa viene descritta come un’organizzazione “militarista e anarchica” il cui obbiettivo è quello di “rovesciare il governo, le forze dell’ordine e il sistema legale“.



Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca (ANSA-EPA 2025)

Per questa ragione e per il suo impegno a “reclutare, addestrare e radicalizzare” i giovani, Antifa verrà considerata a tutti gli effetti un’organizzazione terroristica “interna”: le effettive implicazione della designazione non sono esplicate nel decreto, ma a dettagliarle ci ha pensato un funzionario anonimo della Casa Bianca sulle pagine di AFP, sottolineando che il punto principale è quello di conferire alle autorità poteri investigativi più ampi di quelli attualmente concessi.

Di fatto, con la designazione di terroristi, le autorità potranno monitorare anche i “conti bancari esteri” dei presunti appartenenti ad Antifa, citando – all’occorrenza – in giudizio le banche che non cooperano, in un’ampia strategie fine a individuare attraverso il denaro i vertici dell’organizzazione; mentre coloro apertamente aderenti all’organizzazione Antifa potranno – a fronte di reati gravi commessi – essere processati come terroristi e non come semplici cittadini.