Chi è Antonietta Raco, donna del 72° miracolo a Lourdes: aveva sclerosi laterale primaria, per medici "guarigione inspiegabile", anzi era destinata a morire
La scienza non sa spiegare che cosa sia successo a una donna, Antonietta Raco, che soffriva di sclerosi laterale primaria (SLP) e che, dopo la visita al Santuario di Lourdes, è guarita. Gli esperti hanno esaminato il caso per tredici anni senza riuscire a trovare una risposta; la Chiesa ha concluso che si tratta di un evento soprannaturale.
La miracolata è una donna italiana di 67 anni, Antonietta Raco, di origini lucane. Il 16 aprile è stato certificato il miracolo e, successivamente, vi è stato l’annuncio in Francia. Era presente anche il professor Vincenzo Silani, un luminare della neurologia, esperto di SLA e alla guida del Dipartimento di Neuroscienze dell’Auxologico IRCCS di Milano.
Lo scienziato fa parte della commissione che si occupa dei presunti miracoli a Lourdes e che include 35 esperti di tutto il mondo, in ambiti differenti.

Al Messaggero ha spiegato che i controlli sono diventati ancor più rigorosi grazie alla medicina moderna, ma non ha dubbi sul fatto che il caso della Raco sia un miracolo, perché la sua storia è inconfutabile.
Arrivata nel 2009 a Lourdes sulla sedia a rotelle, affetta da una malattia neurodegenerativa molto rara e priva di cure, da cui non si può guarire, aveva anche problemi a respirare e deglutire. Ma nella piscina di Lourdes udì una voce che le diceva di non avere paura, una voce che ha risentito poi quando è tornata in Basilicata, dove riuscì ad alzarsi in piedi e a camminare.
RICONOSCIUTO IL 72ESIMO MIRACOLO A LOURDES
Silani ha assicurato che sono state cercate tutte le spiegazioni possibili: hanno perfino messo in discussione la diagnosi, ma risultava corretta e, dopo tredici anni, hanno concluso che si tratta di «una guarigione inspiegabile».
Quindi la commissione si è fermata, lasciando alla Chiesa il compito di definire questo caso un miracolo. Di sicuro, da quella malattia non si può guarire; anzi, ha un decorso inesorabile. Antonietta Raco, per il neuroscienziato, era destinata alla morte dopo un’agonia.
Il medico Sandro De Franciscis, del Bureau des Constatations Médicales di Lourdes, ha annunciato a Le Figaro che il caso della donna lucana è il primo di una guarigione da una malattia degenerativa del primo motoneurone.
ANTONIETTA RACO: “HO SENTITO UNA VOCE”
Dopo essere guarita, la donna ha deciso di fare la volontaria, impegnandosi personalmente con l’Unitalsi. «Sapevo di dover morire», ha confessato al Messaggero, rivelando che in quel viaggio a Lourdes non aveva richieste per sé, ma per una bambina del suo paese. Per lei aveva chiesto solo pace e forza per affrontare la sua morte, visto che era consapevole che sarebbe stata questione di tempo. Qualche giorno dopo, invece, è guarita.
La sessantasettenne di Francavilla in Sinni (Potenza) torna a Lourdes ogni anno, da quando è guarita, e aiuta altre persone, come i volontari dell’Unitalsi hanno fatto con lei; ma ci tiene a precisare che non lo fa per via di quel miracolo, poiché nella sua vita è sempre stata disponibile ad aiutare gli altri.
«Ho capito che era successo qualcosa», ha dichiarato in merito al suo bagno a Lourdes. Dopo aver pregato, ha sentito una «bellissima voce» che le ha detto di non temere. Eppure non aveva compreso di essere guarita. Quando è tornata a casa, ha risentito quella voce, ha chiamato il marito e si è alzata. «Ho fatto due giravolte». E da allora cammina senza problemi.
