Dopo il bellissimo Newpolitan Quartet uscito nel 2022, il chitarrista Antonio Onorato pubblica il suo nuovo album Lakota Blues
La riuscita proposta musicale di Onorato fonde il linguaggio jazzistico con la antica tradizione napoletana, percorrendo strade per certi versi assonanti al grande Pino Daniele, che, non a caso, era uno dei suoi più grandi estimatori.
Alla guida delle sue band, composte con i migliori musicisti napoletani (Joe Amoruso, Mario De Paola, Franco Del Prete, Rino Zurzolo, Tullio De Piscopo, solo per citarne alcuni) ha conquistato un vasto seguito, riscuotendo consensi anche fra i grandi della chitarra. Giusto ricordare fra le tante collaborazione gli album ANTONIO ONORATO & FRANCO CERRI firmato con Franco Cerri, leggenda della chitarra jazz italiana, oltre a FROM NAPOLI TO BELO HORIZONTE inciso con Toninho Horta, fra i più grandi interpreti della chitarra brasiliana.
In questi ultimi tempi Onorato è stato ospite di alcuni Istituti Italiani di Cultura sparsi per il mondo, segno evidente che, specie all’estero, si soffermano su nomi alternativi e non su quelli che, come il prezzemolo, ci vengono proposti in ogni dove (media e festival), anche se stiamo parlando di jazzisti.
Accanto al jazz, Antonio ha sempre coltivato il suo amore per il rock e il blues. Giovanissimo, iniziò a suonare la chitarra dopo aver ascoltato Jimi Hendrix. LAKOTA BLUES vuole rendere omaggio a questa sua antica passione. La chitarra, pur mantenendo intatto il tocco e l’eleganza, qui si esprime con timbriche e sonorità più rock. Realizzato con il contributo di Giò Savarez (tastiere, basso, batteria) il nuovo cd, prodotto dallo stesso Antonio Onorato (chitarre elettriche, Yamaha G10-Breath Guitar, percussioni campionate) esce per la Guitar Angel Music.
In For Eric Clapton, omaggia il grande chitarrista di Ripley, ma anche gli altri titoli, più o meno indirettamente, sono una dichiarazione d’amore per i grandi della chitarra rock.
Non manca Carlos Santana, con il quale condivide l’attenzione verso la spiritualità e la cultura delle minoranze, nel suo caso il popolo Lakota, i nativi americani facenti parte della grande confederazione sioux. Ai nativi sono dedicati Lakota Blues e la suggestiva Peyote Road; qui la breath guitar di Onorato si fonde magistralmente con i suoni della elettrica, intensi e sofferti, dando vita al brano più bello dell’intero album.
Accanto ai titoli già citati: Guitar Crying, Thunderbird, Lemon Leaves, Sad Blues e Lakota Blues Reprise, tutti a firma del chitarrista.
Un disco dell’anima si potrebbe dire, “vivamente” consigliato agli amanti della chitarra e a tutti quelli che in un disco cercano emozioni e sentimento. Dopo i concerti di Napoli, Ashgabat (Turkmenistan), Venezia, Lima (Perù), prevista una nuova serie di concerti in Italia.
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