Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha trovato un accordo con l’Argentina per la concessione di un credito ulteriore di 4,3 miliardi di dollari, sebbene negli ultimi mesi non siano stati rispettati i termini fissati per il prestito da 43 miliardi fornito da parte dell’istituto nel 2018. Il via libera, come riportato da Il Sole 24 Ore, è stato dato a livello di staff tecnico, ma dovrà essere ratificato adesso dal Direttorio dell’istituzione multilaterale di credito.
Il ministro dell’Economia argentino, Luis Caputo, ha precisato che “non si tratta di un nuovo accordo, ma che è stato ripristinato l’accordo precedente a condizione di un maggior impegno per compensare la perdita di credibilità per il mancato rispetto degli impegni presi da parte del governo precedente”. Il nuovo esecutivo con a capo Javier Milei dovrà infatti fare i conti con quanto fatto dai suoi predecessori. “Lo staff del Fmi ha chiesto nuove mete per l’elargizione di 4,5 miliardi di dollari che serviranno a pagare le scadenze di dicembre, gennaio ed aprile”.
Argentina e FMI, accordo per 4,7 miliardi di credito: ma sarà dura restituirli
Non sarà comunque semplice per l’Argentina restituire i 4,3 miliardi di dollari di credito ulteriore ottenuti adesso dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi), in virtù della forte crisi che il Paese sta vivendo. I nuovi termini fissati nella settima revisione dell’accordo Extended Fund Facility (Eff) sono infatti un surplus di bilancio del 2% del Pil e una accumulazione di riserve fresche della Banca centrale pari a 10 miliardi di dollari nel 2024.
Il lavoro del Governo di Javier Milei, da poco insediatosi, è dunque in salita. La società infatti sta facendo i conti con un’inflazione al 140% annuo, che peraltro continua ad aumentare, per cui difficilmente accetterà ulteriori tagli. È per questo motivo che il nuovo presidente sta valutando attentamente le prossime mosse, sia in termini di politica interna che di politica estera.