Aprirà a Berlino l'asilo con personale "arcobaleno" per insegnare “lo stile di vita LGBT”: il direttore “per i bimbi sarà così più facile rivelarsi gay”. Le polemiche e cosa succederà
NEL 2023 APRIRÀ A BERLINO L’ASILO PER “LO STILE DI VITA LGBT”
Sta già scatenando polemiche e ancora non è stato neanche aperto: si tratta dell’asilo di Berlino che nella primavera 2023 aprirà i battenti con personale “arcobaleno” e con dichiarato l’intento di insegnare «lo stile di vita LGBT» ai bambini che saranno iscritti al “kita” (giardino dell’infanzia a tempo pieno) del “Lebensort Vielfalt am Sudkreuz”. Si tratta di un complesso volto al rispetto “delle diversità” e dell’”inclusività”, particolarmente sponsorizzato nella Berlino multiculturale e cosmopolita di questi anni Venti del secondo millennio: ebbene, al suo interno nascerà nei prossimi mesi l’asilo a tempo pieno a fianco a già presenti realtà come un centro di ascolto LGBT e la casa intergenerazionale per personale gay, bisex, trans e intersessuali.
La notizia in Italia è arrivata tramite la denuncia de “LaVerità” che vede nell’asilo di Berlino il tentativo sempre più massivo di voler imprimere la nuova “cultura gender” e “fluida” fin da piccoli. «Ci sono, per esempio, dieci normalissimi libri per bambini, ma anche tre in cui il principe sposa un principe», ha spiegato alla Bild il direttore all’asilo LGBT Marcel de Groot, L’obiettivo della scuola dell’infanzia, ha proseguito, è che «per i bambini non eterosessuali dovrebbe essere più facile fare coming out» e rivelarsi così gay, lesbiche, trans etc… Difendendosi dalle accuse di voler “inculcare” la teoria arcobaleno nei bimbi piccoli, il direttore dell’asilo afferma «Di per sé, il nostro concetto di asilo è lo stesso degli altri giardini d’infanzia. Solo che lo stile di vita Lgbt sarà semplicemente un po’ più visibile».
ASILO BERLINO “LGBT”: LE POLEMICHE SULLA PRESENZA DI LAUTMANN (SOCIOLOGO CHE VUOLE SDOGANARE LA PEDOFILIA)
Seguendo le linee guida, il nuovo asilo di Berlino fondato sui valori LGBT si profila una selezione del personale docente che tra i requisiti abbiano «l’appartenenza alla comunità Lgbt oppure ottime conoscenze dell’ambiente». Sempre secondo il direttore de Groot, «Tuttavia non rifiutiamo chi è eterosessuale ma condivide comunque il progetto». Dei 93 bimbi che dovrebbero ospitare nell’asilo di Berlino sarebbero già arrivate 60 preiscrizioni, nota la Bild e “LaVerità”, sia da famiglie arcobaleno che da cittadini berlinesi che vivono nel quartiere. «Verranno accolti bambini che ancora non sanno se sono gay o lesbiche», commenta il direttore della struttura al quale verrebbe da chiedere come sia possibile che un bimbo di 3 anni abbia già avuto modo di dimostrare e conoscere la propria sessualità…
Fa discutere l’asilo di Berlino però anche per altri motivi, più prettamente pragramatici: nel direttivo dell’associazione che gestirà la scuola dell’infanzia si trova anche il sociologo Rüdiger Lautmann accusato in Germania di voler sdoganare la pedofilia nella società del futuro. Latmann è accusato (ma mai confermato appieno) di esser stato membro del gruppo “Humane Sexualitat” dove si propagandava negli opuscoli questioni riferibili alla possibilità di rivedere le teorie morali e sociali di distinzione tra la sessualità degli adulti e quella con i minori. «Il signor Lautmann non c’entra nulla, l’idea dell’asilo è venuta a noi. Anche a mio avviso, dopotutto, il suo coinvolgimento sarebbe troppo problematico», ha prontamente spiegato sempre alla Bild il direttore dell’asilo anche se sono le stesse autorità cittadine di Berlino ad aver già annunciato l’intento di monitorare la nuova struttura dedicata all’“apertura alla diversità”.
