La società di investimenti Asterion Industrial Partners ha chiuso il Fund III: superato, con una raccolta di 3,4 miliardi di euro, l'obbiettivo iniziale
È arrivato nelle ultime ore il closing del Fund III FCR da parte di Asterion Industrial Partners – società indipendente che gestisce fondi di investimenti sul mid-market europeo – che inizialmente puntava a un target di 3,2 miliardi di euro, ampiamente superato grazie ai 3,4 miliardi raccolto nell’arco di poco meno di 18 mesi: un passo importante e che testimonia il crescente interesse nei confronti delle operazioni di Asterion Industrial Partners, oggi giunta a un AUM di 10 miliardi di dollari e tra le prime 25 società d’investimento secondo “Infrastructure Investor”.
Si dice “profondamente grata” della fiducia e del sostegno riposto nella società la Founding Partener di Asterion Industrial Partners Winnie Wutte, ricordando anche l’importante “responsabilità” che comporta gestire i “capitali di terzi“; tutto con la sempre ferma promessa di continuare a dare il massimo dell’impegno “per offrire rendimenti distintivi” e coerenti con la mission, la cultura e i valore della società.
Asterion Industrial Partners: gli obbiettivi del Fund III e la mission della società di investimenti
Come dicevamo prima, il Fund III di Asterion Industrial Partners ha raggiunto – e superato – l’obiettivo di 3,2 miliardi fissato alla sua apertura, grazie soprattutto al supporto di 68 differenti investitori globali, ma anche al 3,5% inizialmente investito dallo stesso team Asterion; mentre l’attuale fondo – appunto, il terzo aperto dalla società – vanta un tasso di reinvestimento di addirittura l’86% se comparato al Fund II.
Nei prossimi mesi, il fondo di Asterion Industrial Partners verrà impiegato per mettere in campo importanti investimenti su settori sempre più centrali nell’economia internazionali tra le telecomunicazioni, l’energia, la mobilità e le utilities: oltre che sul mercato italiano – con la promessa di creare reale valore per le industrie e le imprese protagoniste – il fondo si estenderà anche a realtà come la Francia, il Regno Unito, la Spagna, il Portogallo, la Germania e l’Irlanda.
Proprio in Italia, Asterion Industrial Partners vanta un ampio portafoglio che include realtà come Retelit, Samso, ABIO, Revalue Energies e 2i Aeroporti, oltre ad aver messo le mani su exit come Asterion Energies – poi ceduta a Repsol – e Sorgenia; mentre tornando al Fund III vale la pena dire che attualmente già circa il 40% del capitale (ovvero 1,2 miliardi) è stato reinvestito nei mercati della mobilità e dell’energia.
