Questa sera, Domenica 8 dicembre. andrà in onda in seconda serata su Rai 3 una nuova puntata di Dottori in Corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La puntata è dedicata alla malattia di Neila, colpita dall’atresia dell’esofago. L’atresia esofagea è una malformazione che è nota per la formazione incompleta dell’esofago. Ciò significa che si verifica un’interruzione di questo tratto del tubo digerente, che, almeno in linea generale, favorisce il passaggio degli alimenti dalla bocca allo stomaco. In più, l’atresia esofagea, viene associata alla comparsa di una fistola che permette una comunicazione continua con la trachea. Le cause, ad oggi, non sono ancora del tutto note, ma forse l’origine di questa anomalia è di tipo multifattoriale. Nella puntata di questa sera a Dottori in Corsia – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ci saranno tutti gli approfondimenti del caso.
Neila, Atresia dell’esofago stasera a Dottori in Corsia
La storia di Neila, questa sera domenica 8 dicembre su RaiTre per Dottori in Corsia, con l’atresia dell’esofago al centro dei temi di questa quarta puntata. Il comunicato Rai anticipa qualche dettaglio del programma, che si svolge in questa edizione all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Si entrerà nei dettagli dell’atresia dell’esofago, una malformazione che ha colpito la piccola Neila e molte altre bambine. Neila e Clara, nello specifico, saranno protagoniste in questa serata di Dottori in Corsia: “Nella quarta puntata Federica Sciarelli è alle prese con le storie della piccola Neila, una bimba nata con una grave malformazione all’esofago, e di Clara, un’adolescente affetta da anoressia che al Bambino Gesù troverà una strada verso la guarigione.
L’atresia dell’esofago non rende possibile nemmeno la nutrizione
I genitori di Neila, Antonio e Nastasia, arrivano al Bambino Gesù da Lecce per le cure alla piccola di due mesi, nata con una malformazione congenita, chiamata atresia dell’esofago. Si tratta di una patologia che non rende fattibile nemmeno la nutrizione. Il caso di Neila è veramente molto raro. Deve sottoporsi ad un intervento molto complesso in quanto il tessuto esofageo è molto fragile. I medici riescono nell’operazione alla perferzione e Neila subito dopo viene trasportata in terapia intensiva per due quattordici giorni prima di essere risvegliata. Tutto sembra procedere per il verso giusto, fino a quando un problema ai polmoni scatena una nuova emergenza, che però viene affrontata efficamente. Finalmente Neila può cominciare a vivere. Con mamma Nastasia può bere per la prima volta del latte per bocca e ora i suoi genitori sognano di regalarle una vita un po’ più serena.