Ghazi Hamad, alto funzionario di Hamas: "Attacco a Israele? Occasione d'oro per cambiare la storia". Quando gli mostrano un video sulle sofferenze a Gaza...
Mentre Hamas sta valutando il piano di pace proposto da Donald Trump per Gaza, restano vive le dichiarazioni rilasciate alla CNN da Ghazi Hamad, uno dei dirigenti di spicco del movimento. Nell’intervista, Hamad non solo ha rivendicato l’attacco del 7 ottobre contro Israele, ma ha anche sostenuto che quell’azione abbia rappresentato un “momento d’oro” per la causa palestinese, pur a fronte delle decine di migliaia di vittime causate dall’offensiva israeliana sulla Striscia.
In realtà, non sono concetti inediti, visto che già due anni fa, parlando al Corriere, si era detto favorevole all’attacco. Ad esempio, sosteneva che non era stata lasciata alcuna alternativa alla violenza e accusato Hamas di ignorare il diritto internazionale, forte della protezione americana. Il funzionario rivendicava anche la legittimità a combattere contro Israele. Proprio in merito all’attacco del 7 ottobre, spiegò che aveva causato “un grande choc” e che in conseguenza di esso si sta pagando un prezzo necessario in termini di sangue.

L’intervista stavolta si è tenuta a Doha, dove il leader ha rischiato di morire: infatti, è sopravvissuto all’attacco aereo israeliano su un complesso di Hamas nella capitale del Qatar. Durante il colloquio con l’emittente americana, il funzionario ha sottolineato come l’operazione israeliana stia generando una crescente condanna internazionale e un aumento dei riconoscimenti diplomatici dello Stato di Palestina. Nonostante ciò, non ha espresso alcun rammarico per le sofferenze inflitte alla popolazione civile di Gaza, che continua a pagare il prezzo più alto dei bombardamenti.
IL “VANTAGGIO” DELLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE
L’alto funzionario di Hamas ha parlato di un vantaggio in riferimento alla reazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove c’è stata la condanna da parte di 194 delegati contro Israele. “Abbiamo aspettato questo momento per 77 anni“.
LA REAZIONE AL VIDEO DA GAZA
Hamad si è anche rifiutato di assumersi anche solo una minima responsabilità per quanto fatto da Hamas. Nel corso dell’intervista, a Hamad è stato mostrato un filmato in cui alcuni abitanti della Striscia chiedevano a Hamas di lasciare il potere: egli, tuttavia, ha guardato lo schermo soltanto per pochi secondi prima di spostare l’iPad, evitando di commentare.
Poi ha dichiarato di essere consapevole della sofferenza delle persone, attribuendo però il loro malcontento all’aggressione israeliana. “Non si può escludere Hamas dalle questioni palestinesi… Hamas sta svolgendo un ruolo positivo. Non ci arrenderemo mai“.
HAMAS, LE ACCUSE AGLI STATI UNITI
Alla domanda se gli ostaggi vengano usati per scoraggiare un’ulteriore avanzata israeliana, Hamad ha negato con fermezza che vengano impiegati come scudi umani, dichiarando invece che tutti sarebbero trattati “in conformità ai principi islamici”.
