Due terroristi palestinesi ammazzano 6 persone: un episodio che spegne, per ora, le speranze legate al piano di Trump per la pace a Gaza
Sei persone morte in un attentato a Gerusalemme, due terroristi uccisi: Israele da un po’ non aveva a che fare con azioni come quella messa in atto da due palestinesi di villaggi della Cisgiordania a Gerusalemme. Un episodio, quello della feroce sparatoria su un pullman, che ci si poteva aspettare, visto quello che sta succedendo a Gaza e nella West Bank, ma che Netanyahu e Smotrich hanno subito usato per ribadire la linea dura del governo, anche contro l’ANP. Il ministro Katz ha rincarato la dose parlando di “gravi conseguenze”.
Di fatto questa tragedia, osserva Ugo Tramballi, editorialista de Il Sole 24 Ore e consigliere scientifico dell’ISPI, ha messo in secondo piano anche il progetto di Trump che secondo alcuni media avrebbe potuto portare alla liberazione degli ostaggi e alla fine della guerra. L’unico che può realizzarlo, tuttavia, resta lo stesso presidente USA: solo gli americani hanno il potere di imporre a Israele anche un’intesa del genere.
Oltre alla guerra di occupazione a Gaza ne comincia un’altra combattuta a colpi di attentati?
Attentati di questa portata non se ne vedevano da tempo. È la conseguenza drammatica di quello che gli israeliani stanno facendo a Gerusalemme, in Cisgiordania, nei territori occupati.
Netanyahu nelle sue prime dichiarazioni ha già fatto capire che questo episodio conferma la bontà della sua linea di governo: diventa un motivo in più per occupare Gaza e per cos’altro?
Questo attentato, almeno per i prossimi giorni, ha bloccato il piano di Trump per la restituzione immediata degli ostaggi in cambio della fine della guerra e di una trattativa, quello che secondo i media gli israeliani erano d’accordo di approvare. Non so con quali conseguenze e con quale reale volontà, comunque se ne parlava.
Le speranze accese da questo piano sono già tramontate?
Quanto meno è congelato per un po’. Intanto Netanyahu in seguito all’attentato ha annunciato che per ora non potrà andare a testimoniare in Tribunale nei suoi annosi tre processi per corruzione, che lui continua a rinviare per una ragione o per l’altra. Usa qualsiasi cosa, siano le tragedie degli israeliani o gli errori dei palestinesi, per restare al potere.
Hamas ha definito eroici i due terroristi che hanno sparato alla cieca ammazzando tutta questa gente: inizierà a rispondere così all’occupazione israeliana?
È successo una volta ad opera di due disperati. Chi fa una cosa di questo genere sa che è un attentato suicida: tutti gli israeliani hanno una pistola in tasca. Non credo, però, che i palestinesi abbiano la capacità di avviare una campagna terroristica. Quasi insospettisce questo genere di iniziativa, un attentato che blocca ogni possibilità di accordo. Se dovessimo credere alla strategia della tensione, della quale noi italiani fummo maestri, c’è da farsi venire qualche dubbio. Comunque è andata così. Non penso che si apra una stagione nuova, è semplicemente un episodio di un conflitto che è uguale a se stesso da anni.
L’Autorità Nazionale Palestinese ha commentato l’attentato, stigmatizzando ogni danno ai civili commesso da palestinesi o israeliani e schierandosi contro la violenza. Il ministro nazionalista Bezalel Smotrich, però, ha preso la palla al balzo per chiedere che l’ANP non venga più considerata un interlocutore. Perché è diventata un obiettivo dichiarato di Israele?
Quello che dice l’ANP è vero: perché gli israeliani possono massacrare i civili palestinesi e i terroristi palestinesi non possono “fare il loro mestiere”? Naturalmente è tutto orribile, ma è quello che accade in questo conflitto. L’ANP potrebbe essere l’unica soluzione del conflitto. Hamas non ha mai voluto riconoscere il diritto di Israele a esistere, l’Autorità palestinese lo ha fatto tre volte.
Israele ormai vuole togliere qualsiasi tipo di rappresentanza ai palestinesi?
Smotrich pensa al suo prossimo obiettivo, che è quello di annettere la Cisgiordania. Se non avesse una polizia, un esercito, uno Stato, un governo che lo protegge, sarebbe esattamente come Hamas: è la stessa gente, si tratta degli stessi estremisti ultra-religiosi. La religione, quando entra in politica, diventa pericolosissima. Hamas è un movimento religioso, così come lo è il partito di Smotrich.
Questo episodio, alla fine, non fa che confermare che si continuerà l’occupazione di Gaza, senza soluzioni diplomatiche?
Sì. In realtà per Israele a Gaza la guerra è vinta, perché Hamas non ha più capacità di attaccare, però ha la capacità di muovere ad azioni come queste. Il piano di Trump, comunque, non è stato bocciato da Hamas. Il presidente americano resta l’unico che può imporre agli israeliani qualcosa. A lui non possono dire di no, dipendono troppo dagli USA. Se Trump nei prossimi giorni, svanita l’eco dell’attentato, decidesse di imporre la pace con questo accordo, potrebbe farlo.
(Paolo Rossetti)
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.