Austria apre all'idea di entrare nella NATO abbandonando la storica posizione di neutralità: cosa succede e cosa ha detto la Ministra degli Esteri liberale
CAMBIA ANCORA L’EUROPA GEOPOLITICA? I DUBBI DELL’AUSTRIA SULLA SUA STORICA NEUTRALITÀ DALLA NATO
Nel 1995 l’Austria firmava il suo primo partnenariato con l’Unione Europea per una stretta collaborazione, attiva però in sostegno alla pace e su altri settori: dopo una lunga fase di riflessione, e con il nuovo Governo europeista OVP-SPO-NEOS in carica con il Premier Stocker, la resistenza alla storica neutralità di Vienna sembra avere i giorni contati. L’annuncio viene dato dalla Ministra degli Esteri Beate Meinl-Reisinger, la leader del partito liberale austriaco, nell’intervista domenicale alla Welt sul futuro delle alleanze in Europa e in Occidente.
La n.1 di NEOS ritiene che sia giunto il momento di aprire un vero dibattito pubblico in Austria per rinunciare alla neutralità del Paese ed eventualmente imbracciare l’ingresso nella NATO nei prossimi anni: si tratta di un tema non da poco per un Paese che ha fatto anche della sua neutralità uno dei punti di forza e di dialogo tra le parti in questa geopolitica post-Novecentesca. Per la diplomatica del Governo Stocker un elemento sembra chiaro, visto l’evoluzione della guerra tra Russia e Ucraina (e non solo): «la neutralità da sola non ci protegge».
Ribadendo come Kiev stia cercando la pace mentre la Russia continua nella sua guerra di annientamento, la posizione dell’Austria è di critica al rifiuto (per il momento) di adesione dell’Ucraina alla NATO: secondo il direttore dell’Accademia Diplomatica, Emil Brix, anche l’Austria dovrebbe pensare seriamente all’ingresso nell’Alleanza Atlantica, ed è qui che la Ministra Meinl-Reisinger fa lo “scatto” in avanti ipotizzando una prossima adesione.
IL GOVERNO LIBERALE SI “UNISCE” A VON DER LEYEN SU DIFESA E RIARMO: COSA HA DETTO LA MINISTRA MEINL-REISINGER
In un mondo sempre più spaccato e diviso, con l’Occidente e le forze orientali (Russia, Cina, Iran, India etc.) che minacciano l’un l’altra lo scontro mondiale, che l’alleanza NATO si allarghi ulteriormente in Europa è un punto non da poco: secondo la Ministra degli Esteri di Vienna, la neutralità non protegge l’Austria davanti a scenari di sicurezza globali sempre più incerti.
Occorrerà capire se l’intero Governo Stocker sarà concorde alle posizioni di Meinl-Reisinger, ma intanto il velo è stato tolto sulle possibilità concrete dell’Austria nel prossimo medio-lungo periodo: il dibattito pubblico e poi, eventualmente, il voto in Parlamento – per non parlare della apertura che dovrà avvenire dall’Alleanza stessa – sono ancora lontani a venire, ma resta il tema di una neutralità che sembra sempre più un miraggio in Europa.
«Non possiamo stare a guardare e dire: se non facciamo del male a nessuno, nessuno farà del male a noi», sottolinea ancora la Ministra nel colloquio con la Welt. Vero è che una protezione l’Austria già la sperimenta con l’Unione Europea, ma questo per Meinl-Reisinger non è minimamente sufficiente anche se Vienna già contribuisce con missioni di mantenimento della pace dell’UE e sostegno finanziario all’Ucraina.
Serve però fare molto di più, «con una politica comune di sicurezza e difesa» che deve modificare lo status di neutralità in campo da 30 anni fra Vienna e Bruxelles. Per la Ministra liberale il riarmo e la difesa dell’UE devono essere al centro di questa legislatura bis di Von der Leyen: i cittadini saranno dello stesso avviso?