Ford Motor Co. potrebbe tagliare circa 8.000 posti di lavoro nelle prossime settimane. La celebre casa automobilistica statunitense si starebbe infatti preparando a ottimizzare i propri profitti in modo da poter entrare nel mercato dei veicoli alimentati a energia elettrica, come si legge su Bloomberg. Per il momento si tratterebbe di voci in attesa di conferma. Il piano infatti non sarebbe ancora stato ufficializzato e i dettagli potrebbero subire ancora delle modifiche.
I posti di lavoro che potrebbero essere soppressi potrebbero essere localizzati nelle unità responsabili della produzione di veicoli con motore a combustione interna, ma potrebbero riguardare anche altre figure professionali all’interno di Ford Motor Co. Questi tagli potrebbero tradursi in una riduzione dei costi pari a 3 miliardi di dollari entro il 2026 e potrebbero iniziare già questa estate, come riferiscono le fonti sentite da Bloomberg. È anche possibile che i licenziamenti possano avvenire in diverse fasi e dovrebbero essere concentrati soprattutto negli Stati Uniti, dove sono impiegati circa 31.000 lavoratori.
Ford e il licenziamento di 8.000 lavoratori, il commento della casa automobilistica
Bloomberg riferisce che la casa automobilistica al momento ha negato ogni commento sull’eventualità di tali licenziamenti. Secondo la compagnia, infatti, l’obiettivo sarebbe dare una nuova forma alla propria organizzazione in modo da sfruttare il mercato sempre più in crescita dei veicoli elettrici. Per questo motivo, Ford avrebbe stabilito obiettivi precisi per ridurre i costi delle strutture dell’azienda, in modo da essere quanto più possibile competitivi.
La riduzione del personale di Ford Motor Co. potrebbe configurarsi come un modo per incrementare i profitti della casa automobilistica, che avrebbero subìto un duro colpo nella produzione di alcuni modelli plug-in a causa dei costi sempre maggiori delle materie prime e dei comfort presenti in questi modelli. Per finanziare l’ingresso e l’espansione di Ford nel mercato elettrico, la strada che potrebbe essere percorsa sembra quindi l’aumento dei profitti derivati dai modelli di automobili tradizionali, compreso forse il taglio del personale impiegato nella produzione di questi modelli.