Autonomia, il ministro Calderoli auspica che le pre-intese arrivino prima della festa della Lega di Pontida. In settimana incontro Meloni, Salvini e Tajani
CALDEROLI RIAPRE IL DOSSIER AUTONOMIA
Nell’autunno delle riforme ci sarà spazio anche per l’Autonomia, perché il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, è pronto a riaprire la partita. Dal Monviso, dove è intervenuto per la festa della Lega, ha spiegato che la premier Giorgia Meloni gli ha garantito che nei prossimi giorni ci sarà un vertice tra lei e i due vicepremier, il leader della Lega Matteo Salvini e quello di Forza Italia Antonio Tajani.
L’obiettivo di questo incontro è trovare una definizione delle pre-intese, visto che poi ci sono le elezioni regionali alle porte. Il ministro, che ha ottenuto il via libera ad agosto da Veneto, Liguria, Piemonte e Lombardia, ha ricevuto anche quello dei ministri competenti e ha avuto un’interlocuzione giovedì scorso con la presidente del Consiglio.
Per cui l’auspicio è che le pre-intese vengano sottoscritte prima del raduno della Lega a Pontida, quindi prima del 21 settembre. Nel corso del suo intervento, Calderoli ha anche ripercorso le tappe della riforma, rievocando anche i tentativi di secessione padana.
AUTONOMIA DALLE “CENERI” DEL SOGNO SECESSIONE
Quel sogno ha lasciato in eredità la riforma dell’Autonomia che la Lega sta portando a casa. Calderoli non ha neppure nascosto di aver maturato il desiderio, ad un certo punto, di lasciar perdere tutto, ma vuole andare oltre la Corte costituzionale, infatti questo è il mese in cui in Senato parte la legge per la definizione dei Lep, precisando che sulle materie non Lep si è già attivato con le Regioni che ne hanno fatto richiesta.
Per quanto riguarda previdenza complementare integrativa, professioni e sanità, protezione civile, il ministro ha avuto già il via libera ad agosto dalle quattro regioni sopracitate. Non nasconde il timore di inciampi per quanto riguarda il completamento della riforma dell’Autonomia, ma intende andare avanti.
Per quanto riguarda la sua carriera nella Lega, e i quattro decenni quasi nel Carroccio, il ministro ha indicato nel ’96 il suo ricordo migliore, perché è quello in cui andarono a Venezia per dichiarare l’indipendenza della Padania, ma ricorda anche quando nel ’99 si recò da Ciampi con Bossi e una copia della dichiarazione d’indipendenza.