Cardinale Bagnasco su Papa Leone XIV: "Per lui pace non ha come criterio la forza". Il monito: "Uomo moderno è malato di solitudine". Il ruolo della Chiesa
Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova ed ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nell’intervista al Fatto Quotidiano riflette sul ruolo attuale della Chiesa, su Papa Leone XIV e sul rapporto con la politica.
Per quanto riguarda il pontefice, giudica positivamente l’esercizio del compito di Pietro, cioè confermare i fedeli nella fede: “Leone XIV sta facendo questo in modo molto chiaro e continuo. Basta ascoltare o leggere quanto dice“. Ma coglie anche l’occasione per ricordare che la Chiesa non trova unità nelle idee umane, bensì nella Parola di Dio.
Le priorità del Santo Padre sono l’annuncio del Vangelo, la pace, la dignità umana e il dialogo, quindi per Bagnasco bisogna partire dall’annuncio del Vangelo, alla base di tutti gli altri aspetti.

Il problema per il presidente del Consiglio delle conferenze dei vescovi d’Europa è che oggi pace, dignità e dialogo vengono spesso legati rispettivamente a forza, maggioranze e ideologie dominanti, ma per la Chiesa e il Santo Padre devono avere radici evangeliche. “La pace, la dignità umana, il dialogo hanno fondamento nel Vangelo. Oggi, spesso la pace ha come criterio la forza, la dignità umana le maggioranze e il dialogo le ideologie dominanti“.
LE PRIORITÀ E SFIDE DELLA CHIESA SECONDO BAGNASCO
C’è anche spazio per un monito, quello sull’essere nel mondo, che vuol dire vivere in modo evangelico, non mondano. “L’uomo moderno è malato di solitudine e desidera sentirsi non solo“.
In merito invece alle priorità della Chiesa, Bagnasco ricorda che l’uomo cerca sempre la verità su sé stesso e sul senso della vita, quindi senza Dio, la vita resta un enigma, mentre con Cristo si trasforma in un mistero illuminato, per cui ogni azione ha senso solo se orientata a un orizzonte che va oltre la morte.
Alla luce di tutto ciò, le sfide storiche e sociali interessano la Chiesa perché riguardano l’uomo nella sua dimensione temporale ed eterna.
LA VICINANZA DELLA CHIESA E I RAPPORTI CON LA POLITICA
Bagnasco conferma anche la vicinanza alle persone da parte della Chiesa italiana, che infatti è radicata nella società grazie alle 40mila parrocchie. Questo vuol dire anche offrire vicinanza, consolazione e accompagnamento come risposta al bisogno dell’uomo moderno, spesso afflitto da solitudine.
Ma nell’intervista al Fatto, il cardinale si sofferma anche sul rapporto tra Chiesa e politica, che deve essere rispettoso e collaborativo: come fede e ragione si incontrano, così anche Chiesa e società civile devono dialogare, inoltre lo Stato deve riconoscere la dimensione religiosa nel rispetto dell’uomo “che è un essere aperto alla trascendenza“.
