Ballottaggio per le Elezioni Comunali 2025: dalla legge elettorale fino alle eventuali date, passando per il funzionamento del secondo turno di votazioni
Si chiuderanno nella giornata di oggi – precisamente alle ore 15:00 – i seggi per le Elezioni Comunali 2025 e in alcuni dei 117 comuni chiamati al voto certamente potrebbe esserci stato un testa a testa tra due candidati sindaci particolarmente favoriti che ora sta alimentando i dubbi sull’esistenza dell’eventuale ballottaggio: la domanda – ovvia ed importante – è se sarà necessario tornare al voto tra qualche giorno, oppure se si procederà comunque all’elezione pur a fronte di un pareggio tra due aspiranti sindaci attraverso qualche particolare meccanismo elettorale; senza dimenticare ovviamente anche i dubbi sulle effettive potenziali date del ballottaggio.
Facendo un passetto indietro, è bene chiarire innanzitutto che le Elezioni Comunali 2025 funzionano in modo diverso tra i comuni con più o meno di 15mila abitanti: nel primo caso – infatti – sarà eletto solo il candidato che avrà ottenuto il 50%+1 dei voti, mentre nel secondo basterà averne ottenuti di più di qualsiasi altro candidato ed è proprio in questo contesto (in assenza della maggioranza assoluta o a fronte di un potenziale pareggio) che si inseriscono i ballottaggi concessi in tutti i comuni al voto indipendentemente dal numero di abitanti.
Ballottaggio alle Elezioni Comunali 2025: come funziona e tutte le date per il secondo turno di votazioni
Il ballottaggio è fissato dalla legge elettorale per la seconda domenica successiva a quella di apertura delle votazioni: in questo preciso caso si parla di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 con le urne sempre aperte – rispettivamente – tra le 7:00 e le 23:00 e tra le 7:00 e le 15:00; fermo restando naturalmente che per confermare la seconda chiamata al voto sarà necessario che – nei comuni con più di 15mila abitanti – non ci sia una maggioranza assoluta o che – in qualsiasi tipo di comune – due candidati abbiano ottenuto lo stesso numero di voti.
Al ballottaggio – ovviamente – saranno ammessi solamente i due candidati che al primo turno avranno ottenuto il maggior numero di voti rispetto a tutti gli altri e solamente nei comuni superiori a 15mila abitanti si potranno aggiungere (ma non rimuovere) ulteriori liste a quelle collegate al candidato: nei comuni più piccoli in caso di ulteriore pareggio si provvederà all’elezione del candidato più anziano; mentre nei comuni grandi si valuterà innanzitutto la cifra elettorale complessiva – includendo anche i voti conferiti alla lista nel primo turno – e a fronte di un pareggio sarà considerato vincitore il più anziano.
