La bandiera italiana è una dei simboli della giornata di oggi, 25 aprile e festa della Liberazione. Sono stati infatti migliaia i tricolori sventolati fuori dalle finestre e in strada esattamente oggi 75 anni fa, quando la nostra penisola veniva liberata dalla dittatura nazi-fascista, grazie all’aiuto congiunto delle forze partigiane e delle truppe alleate. Oltre ad essere un simbolo di questa giornata speciale, il tricolore è anche uno dei grandi simboli del Belpaese, e in queste settimane abbiamo imparato ad apprezzarlo ancor di più, a seguito dell’epidemia da coronavirus che ci ha rintanati tutti in casa. Molti, come messaggio di speranza e nel contempo di orgoglio, hanno deciso di appendere la bandiera dell’Italia, e le città si sono colorate da nord a sud. La bandiera italiana è definita nell’articolo 12 della Costituzione della Repubblica, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 298, il 27 dicembre del 1947.
BANDIERA D’ITALIA: LA PRIMA COCCARDA TRICOLORE COMPARVE NEL 1789
Come tutti ben sanno, è composta da tre colori, partendo dall’asta, verde, bianco e rosso, tre bande verticali che hanno la stessa misura. La legge prevede la regolamentazione del suo utilizzo e della sua protezione, ed è inoltre previsto il reato di vilipendio qualora la stessa sia “violata” in maniera pubblica. Inoltre, è previsto anche l’insegnamento della bandiera stessa all’interno delle scuole, a conferma di quanto il tricolore sia un tutt’uno con la nazione in cui viviamo. Non molti sanno che la bandiera italiana ha una sua festa, quella del Tricolore, che si celebra ogni anno il 7 gennaio (non è considerato comunque giorno di “ferie”) e che è stata istituita nel 1996. Il 7 gennaio è stato scelto perchè proprio in quel giorno del 1797, venne esposta per la prima volta il tricolore da parte dell’allora Repubblica Cispadana, in quel di Reggio Emilia. I colori della bandiera, invece, comparvero per la prima volta otto anni prima, precisamente il 21 agosto del 1789, in una coccarda in quel di Genova. Il tricolore è bandiera nazionale dal 1861, dopo i moti del Risorgimento.