Per bar e ristoranti la riapertura è prevista il 18 maggio, ma la Fase 2 può comunque cominciare il 4 maggio. Si ripartirà infatti dal servizio di asporto per un graduale ritorno alla normalità. Sono già molte le attività, anche piccole, che hanno introdotto il sistema del food delivery per non essere costrette a chiudere del tutto. Andranno nel frattempo riviste drasticamente al ribasso le capienze dei locali, perché bisognerà garantire il distanziamento minimo anche per i tavoli, oltre che per i clienti, e di almeno due metri per quanto riguarda i posti a sedere. Quello delle riaperture di bar e ristoranti è peraltro un tema particolarmente dibattuto nel governo e tra gli esperti. Per garantire il distanziamento di sicurezza sono state chieste concessioni gratuite del suolo pubblico, così da favore l’allestimento di spazi esterni di bar e ristoranti. La proposta è partita in Sardegna, ma non è escluso che possa essere presa in considerazione anche altrove. Tutti d’accordo comunque sulle misure severe da applicare: i camerieri dovranno indossare guanti e mascherine.
BAR E RISTORANTI FASE 2, NUOVE REGOLE (E PIÙ SEVERE)
Quello della ristorazione è uno dei settori più colpiti dall’emergenza coronavirus, purtroppo sarà uno degli ultimi a ripartire nella Fase 2. Le regole a cui ha lavorato il governo per bar e ristoranti sono molto severe, anche per quanto riguarda il take away. Bisognerà permettere l’ingresso ad un cliente alla volta in questo caso. Più in generale bisognerà predisporre percorsi di ingresso e uscita, oltre che garantire il distanziamento tra i dipendenti e i clienti. Al momento le ipotesi sono diverse, come quelle di inserire dei termoscanner all’ingresso dei ristoranti per monitorare la temperatura corporea. Un altro tema dibattuto è quello della sanificazione: potrebbe essere usato per questo materiale monouso, ma preoccupano i costi per il ristoratore, che dove rivedere la disposizione dei tavoli. Possibile anche qualche novità per quanto riguarda gli orari: si potrebbe puntare a doppi turni, nuove fasce orarie, visto che i “coperti” diminuiranno. Le prenotazioni saranno importanti per evitare assembramenti e “contingentare” gli ingressi.