Barbara Palombelli si racconta a tutto tondo a I Lunatici parlando delle difficoltà di diventare giornalista ma anche di essere la moglie di Francesco Rutelli e una donna in carriera
BARBARA PALOMBELLI E MARIA DE FILIPPI: IL CASO PARCOMETRI DI ROMA
Altro fenomeno interessante è quello che la vede coinvolta con Maria de Filippi in un altro, presunto, caso. Le calunnie e le bugie che l’hanno vista protagonista, infatti, non sono arrivate solo dai social ma anche nella vita reale chiarendo subito che, per fortuna, i politici rivali di suo marito l’hanno sempre tenuta da parte e non le hanno mai puntato il dito contro: “Mi hanno calunniato, ad esempio quando dicevano che ero proprietaria, insieme a Maria De Filippi, dei parcometri di Roma. Per fortuna i miei interlocutori politici hanno sempre distinto tra me e mio marito“. La vita al fianco di Francesco Rutelli non è stata molto facile soprattutto quando lui era il sindaco di Roma: “E’ stato difficile rivendicare il mio spazio, anche se certe volte venivi sempre etichettato come ‘la moglie dì’. Su di me e la mia famiglia, nel libro ne parlo, ci sono state tante calunnie e tante bugie. La mia famiglia è stata svantaggiata dal fatto di avere mio marito sindaco. Mio marito ha espropriato a mia madre un terreno bellissimo sull’Appia che la mia famiglia aveva comprato negli anni 40“. Adesso tutto è cambiato e con il ritorno alla normalità, lei e Francesco Rutelli si sono dedicati ai loro figli, al loro cane e ai loro nipoti: “Come siamo da nonni? Dolcissimi, siamo i migliori nonni del mondo. Viziamo tantissimo i nostri nipotini. L’unica più viziata di loro è la nostra cagnolina. Che dorme in camera nostra, con l’aria condizionata”.
UN DESTINO SCRITTO E POI CAMBIATO
In questi giorni Barbara Palombelli sta promuovendo il suo libro, una serie di racconti in sui si mette a nudo cambiando la sua immagine almeno presso il pubblico che in tv la vede sempre distaccata, quasi gelida, ma che in queste pagine la riscopre “piena di ansie, di sensi di colpa, ogni tanto un po’ depressa”. Ma proprio riguardo alla sua infanzia, dopo aver ricordato l’educazione quasi militare e rigida del padre (che si trova anche dentro il libro) svela anche le difficoltà incontrate per la sua voglia di diventare giornalista: “Da bambina realizzavo dei giornalini e li vendevo ai parenti. Era difficile, non venivo da una famiglia di giornalisti e in Italia c’è questa cosa che si fa il mestiere dei genitori o dei nonni… la prima grande occasione è stata quella con Radio Rai, quando mi sono laureata. Hanno dato il mio nome tra quelli che potevano essere selezionati. Io ero tra i migliori, ma non ero proprio segnalata da qualcuno. Una delle altre persone selezionate ebbe una crisi di nervi e la signorina del personale chiamò a casa mia dicendo che c’era un contratto da firmare. Mi sono precipitata. Ancora conservo quel contratto”. Sicuramente, dall’alto della sua professione, adesso Barbara Palombelli può dirsi certa di aver manovrato il suo destino cambiandolo con caparbietà e forza.
