L'intervento di Jordan Bardella a Pontida 2025: "Io e Salvini uniti da una battaglia comune in Europa". L'attacco alla Commissione Ue e alla sinistra
Ordine, autorità e orgoglio: sono i concetti che emergono dall’intervento di Jordan Bardella dal palco di Pontida 2025. Il presidente del Rassemblement National ha mostrato di condividere pienamente le idee del leader della Lega, Matteo Salvini, annunciando di voler riportare l’ordine in Francia, ripristinando da un lato l’autorità statale e, dall’altro, l’orgoglio francese.
«È un grande onore essere oggi tra voi, cari amici della Lega, cari patrioti d’Italia. Grazie, Matteo Salvini. Grazie per il tuo coraggio, grazie per la tua determinazione, grazie per il tuo sincero amore per l’Italia e la sua gente!», ha esordito Bardella, prima di sottolineare il legame tra Francia e Italia, «due nazioni sorelle che, insieme, hanno costruito la storia europea. Condividono le stesse radici cristiane, gli stessi valori e, oggi, le stesse lotte».
Bardella ha sottolineato di portare avanti la stessa battaglia di Salvini, ma ha anche citato la difesa della libertà di espressione e la condanna della violenza della sinistra. Quella libertà che, per Bardella, «è il cuore della civiltà occidentale» oggi è minacciata: «In Europa si può rischiare la vita per una vignetta o per aver criticato l’islamismo radicale».
DALLA SINISTRA ALL’OMICIDIO DI CHARLIE KIRK
Bardella ha rimarcato la contrapposizione tra la difesa della libertà da parte dei patrioti e la scelta della violenza da parte della sinistra, che «sostiene i peggiori nemici dell’Occidente, giustifica il fanatismo, riscrive la realtà, demonizza coloro che amano la propria patria e sceglie la violenza».
Ha poi citato l’omicidio di Charlie Kirk, definendolo «un patriota americano assassinato perché parlava apertamente, perché dibatteva, perché si rifiutava di tacere». Ma la sua storia insegna ad avere «il coraggio di difendere le proprie idee e di amare il proprio Paese, anche quando non è conveniente».
Il leader francese si è soffermato anche sulla situazione del suo Paese, paragonandola a quella italiana: «L’Italia oggi ha un’economia più stabile della Francia, dove invece la situazione è grave». Ha quindi rilanciato il ritorno alla sovranità nazionale contro l’Unione europea, con il ripristino delle frontiere: «Nessuno da Bruxelles potrà più imporci le cose che il popolo francese non vuole».
LE CRITICHE ALL’EUROPA
C’è spazio anche per un attacco alla Commissione Ue, che «impone, punisce, distrugge». Ma non si rivolge solo a Ursula von der Leyen: ha citato anche il presidente francese Emmanuel Macron. La “loro” Ue «è diventata una macchina impazzita, che soffoca agricoltori, industrie e imprese». Una situazione inedita, in una fase in cui la civiltà è fragile: «L’Europa di Bruxelles sta abbandonando i suoi figli. Ma noi, patrioti, siamo qui per difenderli!».
La linea di Bardella è chiara: «Difendiamo la Francia che lavora, l’Italia che produce, l’Europa che crea. Difendiamo contadini, artigiani, imprenditori, operai, commercianti. Tutti coloro che chiedono una sola cosa: vivere dignitosamente del proprio lavoro!».
Infine, un altro affondo all’esecutivo europeo che «difende solo le lobby, la sua ideologia e gli interessi stranieri», anziché proteggere i suoi cittadini, ed è questo il motivo per il quale i Patrioti hanno presentato al Parlamento europeo una mozione di censura contro la presidente Ursula von der Leyen.