Cosa sappiamo della Battaglia di Anghiari, questa sera protagonista di "Freedom": il conflitto tra Visconti e Serenissima, ritenuto una fake news
La puntata di oggi, martedì 19 agosto 2025, della trasmissione “Freedom” – condotta da Roberto Giacobbo per Rete 4 e che sarebbe dovuta andare in onda la scorsa domenica, rimandata per la morte di Pippo Baudo – si occuperà anche della cosiddetta “Battaglia di Anghiari” che secondo gli storici risale al giugno del 1440: descritta come una delle battaglie più sanguinarie della storia delle guerre di Lombardia, è finita negli anni anche al centro di un piccolo caso legato a Leonardo Da Vinci.
Proprio da Leonardo Da Vinci partirà l’approfondimento di Freedom sulla Battaglia di Anghiari, con l’obbiettivo di cercare di capire quanto di effettivamente ci sia di vero nelle cronache del tempo portando avanti l’idea che si tratti – di fatto – di una delle prime fake news della storia, ancor prima che il mondo conoscesse il concetto di fake news: la Battaglia di Anghiari è – infatti – documentata, ma potrebbe essere sovrastimata dal punto di vista delle vittime.
La Battaglia di Anghiari: cos’è successo secondo le cronache storiche e i dubbi sulla veridicità dello scontro
Per capire bene questa intricata vicenda – in attesa, soprattutto, di scoprire se si tratti veramente di un falso -, dobbiamo tornare un attimo indietro agli antecedenti della Battaglia di Anghiari: all’epoca, infatti, il paese era diviso in piccoli “stati” con il comune di Firenze che – dopo anni sotto l’egide del Ducato di Milano dei Visconti – decise di cambiare bandiera e giurare fedeltà alla Repubblica di Venezia, allacciando anche rapporto con il Papato.
Un affronto che per i Visconti fu ritenuto inaccettabile, al punto che si decise di inviare un contingente di circa 9mila uomini per conquistare la città di Firenze: fu lì che scoppiò la Battaglia di Anghiari che vide il Ducato milanese opporsi alla neonata coalizione tra la città toscana, la Serenissima e il Papato; vista da questi ultimi – abbondantemente superiori dal punto di vista numerico – e che secondo le cronache del tempo durò dal pomeriggio 29 giugno fino alla mattina successiva.
Proprio questa ricostruzione sulla durata della Battaglia di Anghiari è stata più volte contestata da importanti storici: secondo le stime di Michael Mallett, infatti, morirono circa 900 persone; mentre Machiavelli ha sempre avuto una visione piuttosto scettica sulla battaglia, raccontando che “non vi morì che un uomo“, neppure sotto i colpi degli avversari ma – a suo avviso – perché cadde “da cavallo e calpesto spirò“.