Nel giorno in cui la Chiesa cattolica celebra il 162esimo anniversario delle apparizioni della Madonna di Lourdes, per dovere di cronaca è bene ricordare anche la posizione di quanti credono che nulla di miracoloso sia mai accaduto. Gli oppositori alla visione cristiana risalgono ai tempi di Emile Zola, che bollava le guarigioni come conseguenze di nevrosi, suggestioni e autoconvincimento. Venendo ai tempi più recenti, anche alcuni scienziati italiani hanno preso una posizione simile. Basti pensare a Piergiorgio Odifreddi, che con toni anche sferzanti ha parlato di “creduloni e tonti” per chi si reca a Lourdes, accusando la Chiesa di “circonvenzione di incapace”. Come riportato da Fanpage, Odifreddi racconta che “una serie di agenzie di viaggio di proprietà della Chiesa e del Vaticano, o almeno con loro convenzionate, si preoccupa di organizzare convogli di autobus, treni e aerei per portare da tutto il mondo masse di pellegrini in loco: fino a sei milioni all’anno, per la precisione”. Si tratta per lui di una vera e propria “truffa”, con la Chiesa cattolica che avrebbe messo su “un’associazione a delinquere da perseguire” essendo una “multinazionale che alimenta il turismo religioso e lo sfruttamento della creduloneria in una città che, con i suoi 300 alberghi, è la terza in Francia per capienza alberghiera, dopo Parigi e Nizza?”. (agg. di Dario D’Angelo)
MADONNA DI LOURDES, VESCOVI ASIA: “CI PROTEGGA DA CORONAVIRUS”
La Madonna di Lourdes per sconfiggere il coronavirus: basta forse questa invocazione, firmata dai vescovi asiatici e resa pubblica dall’agenzia Fides della Congregazione dell’Evangelizzazione, per rendere evidente da una parte l’emergenza rappresentata dal contagio, dall’altra la fiducia illimitata del Vaticano nel potere della guaritrice miracolosa di cui oggi ricade il 162esimo anniversario delle apparizioni. In un messaggio firmato dal cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, in Myanmar, si legge: “Preghiamo affinchè la nostra Beata Madre intervenga e aiuti a prevenire un’epidemia globale. Chiediamo con fervore la sua materna protezione per fermare la rapida diffusione di questo virus mortale, per dare speranza e coraggio, imponendo le sue mani miracolose per la guarigione dei malati”. (agg. di Dario D’Angelo)
MADONNA DI LOURDES, L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO
«Alla Vergine Maria, Salute dei malati, affido tutte le persone che stanno portando il peso della malattia, insieme ai loro familiari e agli operatori sanitari. A tutti con affetto assicuro la mia vicinanza nella preghiera»: così Papa Francesco sui propri account social celebra la festa per la Madonna di Lourdes e per la 28esima Giornata del Malato. In mattinata dal Vaticano ha poi lanciato l’ultimo messaggio espressamente dedicato alla memoria degli afflitti e dei sofferenti che ogni giorno vivono la Croce “ricevuta” dal disegno divino ma non sempre così “accettabile” con le sole umane forze: «Gesù rivolge l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai poveri che sanno di dipendere interamente da Dio e che, feriti dal peso della prova, hanno bisogno di guarigione. Gesù Cristo, a chi vive l’angoscia per la propria situazione di fragilità, dolore e debolezza, non impone leggi, ma offre la sua misericordia, cioè la sua persona ristoratrice. Gesù guarda l’umanità ferita. Egli ha occhi che vedono, che si accorgono, perché guardano in profondità, non corrono indifferenti, ma si fermano e accolgono tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condizione di salute, senza scartare nessuno, invitando ciascuno ad entrare nella sua vita per fare esperienza di tenerezza». Nel testo importante la sottolineatura fatta dal Papa sulle cure e l’atteggiamento proposto per star vicino ai malati: «proteso alla dignità e alla vita della persona, senza alcun cedimento ad atti di natura eutanasica, di suicidio assistito o soppressione della vita, nemmeno quando lo stato della malattia è irreversibile».
LA CARITÀ E LA LUCE DI PAPA BENEDETTO XVI
Sono passati 162 dalle apparizioni prima contestate poi confermate della Madonna di Lourdes alla giovanissima Bernadette: da allora, quel luogo non è diventato solo il Santuario tra i più visitati al mondo ma si è fatto simbolo e luogo di una presenza tutt’altro che “misterica” o “occulta”. A Lourdes si fa carne e presenza la carità di Dio per ogni essere umano, come raccontava splendidamente Benedetto XVI nella sua visita di 12 anni fa sul piazzale del Santuario: «Lourdes è uno di quei luoghi che Dio ha scelto per farvi risplendere un raggio particolare della sua bellezza; da ciò l’importanza che acquista qui il simbolo della luce. Davanti alla grotta, notte e giorno, tanto d’estate quanto d’inverno, brilla un roveto ardente incendiato dalle preghiere dei pellegrini e dei malati, che esprimono le loro preoccupazioni e i loro bisogni, ma soprattutto la loro fede e la loro speranza». Proprio oggi 7 anni fa, nell’Anniversario della Madonna di Lourdes, Papa Ratzinger annunciava al mondo la rinuncia del suo papato cambiando per sempre la storia della Chiesa: tutto però nel solco di Maria che sa sempre accogliere il nostro cuore ferito «siamo invitati a scoprire la semplicità della nostra vocazione: in realtà, basta amare e testimoniare, ogni giorno della vita, che Cristo è la nostra luce, la nostra speranza, la nostra vita!». (agg. di Niccolò Magnani)
162 anni fa le apparizioni a Lourdes
L’11 febbraio ricorre la festa della Beata Vergine Maria di Lourdes in onore della prima apparizione avvenuta in quella data del lontano 1958. Le Apparizioni ebbero inizio per caso quando la giovane Bernadette si recò nel fiume Gave in compagnia di una sorella e di un’amica per raccogliere della legna. La Vergine apparve in una grotta vicino alla rupe di Massabielle lungo lo stesso fiume e fu visibile solo a Bernadette rimasta sola. Secondo il suo racconto la Signora aveva un aspetto giovane, era vestita di bianco con una fascia azzurra e con un lungo velo bianco sulla testa. In mano aveva un rosario dai grani bianchi mentre sui piedi nudi aveva due rose che brillavano di un color oro. Durante le successive apparizione la Vergine rivelò alla ragazza tre segreti da non rivelare ad alcuno. Dopo varie apparizioni la Signora suggerì a Bernadette di scavare nel terreno della grotta e nacque da lì la famosa sorgente oggetto di pellegrinaggio ogni anno da parte di fedeli e di ammalati. Iniziarono dunque le conversioni e le guarigioni miracolose che ad oggi sono diventate più di 7000 di cui 70 riconosciute ufficialmente dalla chiesa. I miracoli vengono dichiarati come tali solo dopo un’esame molto accurato e le documentazioni fornite dal Bureau Medical ossia l’ufficio delle Constatazioni mediche. La storia di Bernadette suscitò molta incredulità tra il pubblico ma si hanno testimonianze di conversioni improvvise a seguito di eventi e guarigioni considerate inspiegabili dagli scettici stessi. L’11 febbraio la Beata Vergine Maria di Lourdes viene commemorata in ogni chiesa con la messa solenne e il Santo Rosario. In alcune località italiane come Benevento e Campagnalta, si organizzano eventi all’insegna della musica e della gastronomia e serate corredate da spettacolari fuochi d’artificio. A Lourdes in onore della Vergine vengono praticate le immersioni nelle acque della grotta oltre alle celebrazioni solenni.
Beata Vergine di Lourdes, gli altri Beati di oggi
Oltre alla Beata Vergine di Lourdes l’11 febbraio vengono ricordati altri santi e beati tra cui Santa Elisa o Eloisa, il vescovo e martire San Castrense, papa San Gregorio II, papa San Pasquale I, il vescovo San Secondino, il martire francescano Beato Pietro da Cuneo, il religioso e martire San Tobia Borras Romeu e la serva di Dio Maria Ferrari.