Un benefit aziendale nel 2025 può essere considerato come una "retribuzione" e quindi va nel TFR, lo dice la Cassazione.
Qualunque tipo di benefit aziendale – specifica la normativa nel 2025 – andrà inclusa nel conteggio del TFR, come ha specificato la Cassazione. Questo perché si tratta sempre di compensi di natura economica e retributiva.
Il caso evinto dalla sentenza fa riferimento al TFR da corrispondere ad un dirigente d’industria in merito ai compensi sotto forma di benefit. La circolare in questione è la numero 24849 risalente al 9 settembre di quest’anno.
Il benefit aziendale 2025 va nel TFR
La normativa del 2025 specifica che un benefit aziendale, indipendentemente dalla tipologia (che si tratti di auto aziendale o rimborsi per il trasferimento), debba essere incluso e calcolato nel Trattamento di Fine Rapporto.
La Cassazione ricorda che la sentenza si è basata sull’articolo 2120 del Codice Civile, che si basa sul principio di “onnicomprensività della retribuzione“, ovvero considerare come “salario” anche i welfare ceduti dall’azienda ai dipendenti.
Nell’ordinamento numero 24849 si riportano degli esempi specifici, come l’alloggio lavorativo per dei periodi all’estero, i rimborsi sul chilometro e/o un veicolo aziendale concesso in uso promiscuo (ma non solo).
Regole per considerarsi parte del TFR
La Corte di Cassazione ha ricordato inoltre che ci sono delle regole specifiche da seguire affinché possa considerarsi parte integrante del TFR, ad esempio quando tali benefit vengono pagati periodicamente e in maniera costante al dipendente, senza che l’imprenditore richieda un giustificativo della spesa.
Naturalmente va poi letto quanto previsto dal CCNL, che in specifiche situazioni potrebbe contenere delle deroghe finalizzate all’esclusione dei benefit/welfare nel TFR. Ne è un esempio la contrattazione collettiva, che potrebbe includere tali eccezioni.
Come abbiamo anticipato agli inizi il caso riguardava il TFR maturato da un dirigente industriale, nel cui CCNL specificava la maturazione grazie a delle voci salariali specifiche (come ad esempio i pagamenti supplementari per i dipendenti della categoria).
Tuttavia, occorre sempre leggere le clausole al fine di valutare il singolo caso ed osservare come potrebbe maturare il proprio TFR.