Benirifugio, cambia la tendenza degli investitori dopo l'annuncio dei dazi di Trump, crollano titoli Usa restano stabili oro e franco svizzero
Con l’introduzione dei dazi Usa cambia anche la mappa dei beni rifugio, investimenti strategici su beni considerati particolarmente stabili nel valore e capaci di resistere ai cambiamenti anche nei periodi di particolare instabilità dei mercati come quello attuale.
Uno shock arrivato in concomitanza della notizia del cosiddetto “Liberation Day” di Trump, che ha scosso profondamente lo scenario, che precedentemente vedeva nei titoli del tesoro Usa, e soprattutto nel dollaro, le principali scelte degli investitori e che invece ora sono in drastico calo e rischiano di perdere lo status acquisito nel corso del tempo.
Come sottolinea un approfondimento del Sole 24 Ore infatti, i due asset stanno crollando nel valore a causa della tendenza attuale e mostrano evidenti segni di debolezza rispetto ad altre valute e strumenti finanziari che invece resistono nei portafogli.
A pesare sugli Stati Uniti, oltre alle decisioni dell’amministrazione, sono anche le previsioni sul deficit, aumentate nell’ultimo periodo nonostante i tagli già decisi dal dipartimento Doge, e questo, come hanno spiegato gli analisti ha fatto chiudere anche molte posizioni di credito prevalentemente da parte di Cina e Giappone.
Beni rifugio, i nuovi preferiti dagli investitori dopo l’annuncio dei dazi Usa
Con lo stravolgimento dei mercati a causa dell’annuncio dei dazi Usa, la tendenza all’acquisto di beni rifugio sta cambiando radicalmente. Mentre continuano a scendere di valore i titoli del tesoro statunitensi e il dollaro, aumentano gli acquisti di altri valori che da sempre sono tra i preferiti degli investitori per la capacità di resistere. Principalmente tra questi si attesta l’oro, considerato investimento importante e garantito anche in periodi segnati da crisi, guerre e incertezze economiche.
Ma anche il franco svizzero, che si conferma come valuta stabile e che attualmente, proprio per questi motivi, è in un momento di massimo storico rispetto al dollaro e all’euro. A sorpresa, anche il Bitcoin, nonostante il terremoto che ha colpito duramente tutto il mondo delle criptovalute, si sta dimostrando resiliente e poco volatile. Probabilmente, grazie all’indipendenza rispetto al settore dei titoli tecnologici, continuerà a guadagnare terreno, passando gradualmente da strumento speculativo a bene rifugio.