Beppe Fiorello ospite a "Verissimo", video. L'attore in collegamento da Roma parla di coronavirus: "Si cerca di vivere tranquillamente e rispettare le regole del Governo"
Beppe Fiorello: “Una volta una telefonata mi cambiò la vita ma…”
Beppe Fiorello sarà uno dei protagonisti della puntata di questo pomeriggio di “Verissimo”: e nel talk show condotto da Silvia Toffanin e che vedrà come ospiti anche, tra gli altri, Iva Zanicchi e Junior Cally, per il 50enne attore e sceneggiatore originario di Catania si tratterà di un ritorno dato che era stato invitato circa tre anni fa dalla padrona di casa. E in occasione di questa nuova ospitata inevitabilmente i riflettori si accenderanno non solo sui prossimi impegni professionali del camaleontico interprete siciliano ma anche sul recente Festival di Sanremo che ha visto suo fratello maggiore Rosario emergere come uno dei mattatori oltre che una delle chiavi del successo di questa edizione: ad ogni modo Giuseppe, detto Beppe, continua a essere impegnato in teatro e questa estate comincerà le riprese di un nuovo film, “L’afide e la formica” che vede l’esordio dietro la macchina da presa, di Mario Vitale. Prodotta dalla Indaco Film, questa pellicola tutta calabrese vedrà nel cast non solamente Fiorello jr. ma pure Valentina Lodovini e alcuni talentuosi, ma ancora poco conosciuti al grande pubblico, attori locali per una storia che tratterà del tema dell’integrazione e mettendo al centro il rapporto tra una adolescente musulmana e un ex maratoneta che deciderà di allenarla.
BEPPE FIORELLO, IL MONOLOGO DEDICATO AL “SUO” DOMENICO MODUGNO
Tuttavia, negli ultimi giorni Beppe Fiorello è stato ugualmente protagonista sul piccolo schermo in occasione della puntata di “Una storia da cantare” dedicata a Domenico Modugno: e nell’appuntamento che ha omaggiato l’arte e la vita del cantautore e chitarrista originario di Polignano a Mare ha riscosso particolari consensi il monologo del 50enne attore che in sette minuti ha cercato di far rivivere le emozioni e la grandezza di Modugno. Il suo monologo comincia parlando delle telefonate che cambiano la vita: “Una volta una telefonata mi cambiò la vita ma mi fece reagire in una maniera ciclopica” ricorda Fiorello a proposito di una grande opportunità ricevuta, ovvero l’offerta di interpretare Domenico Modugno. “In quell’occasione tornai il bambini timido e bloccato” aggiunge prima di spiegare come ha cercato di fare nascere il personaggio imitandone la voce nasale e la timbrica di Modugno, prima di cominciare a cantare uno dei capolavori del cantautore, ovvero “Meraviglioso” (1968). E al termine dell’esecuzione, doverosa, è partito l’applauso di tutto il pubblico e una meritata standing ovation.
