Bialetti potrebbe essere ceduta alla Cina: in corso trattative per la vendita dello storico marchio della moka con la holding Nuo Capital
Uno dei più grandi simboli dell’italianità nel mondo potrebbe presto diventare cinese con la cessione dello storico marchio Bialetti – che per primo commercializzò la moka per come la conosciamo oggi – ad un imprenditore miliardario di Hong Kong: l’ipotesi di una vendita circolava già da diverso tempo negli ambienti e inizialmente si era ipotizzato che l’acquirente potesse essere la Exor della famiglia Agnelli o anche il gruppo Hermés; mentre la conferma – alla fine – è arrivata dagli stessi vertici societari della Bialetti che per la prima volta hanno spiegato che ci sarebbero in corso delle trattative esclusive con la holding cinese – con sede in Lussemburgo – Nuo Capital Sa.
Facendo prima di tutto un passo indietro, la cessione della Bialetti non era certamente una novità dato che sia l’omonima holding, la Investimenti Spa e Sculptor – che attualmente detengono la maggioranza delle quote societarie dell’azienda produttrice della moka fondata ad Omegna – già da diversi mesi avevano annunciato le loro dimissioni; mentre al contempo il valore in borsa della società rasenta i minimi storici pur a fronte di un 2024 chiuso con ricavi superiori del 6% – un totale di 150 milioni di euro – rispetto al 2023.
Bialetti venduta alla Cina: la nota del board dimissionario e i chiarimenti sulla cifra dietro all’operazione
Dopo giorni di incertezza che – appunto – avevano fatto circolare i nomi di Exor ed Hermés, alla fine Bialetti ha pubblicato una nota ufficiale nella quale ha chiarito che “sono in corso negoziati esclusivi con la società (..) Nuo Capital Sa” imputabile al miliardario cinese Stephen Cheng ed aperta eventualmente anche ad altri investitori o co-invertitori che intendano partecipare alle trattative; il tutto con Il Messaggero che ipotizza che tra i nomi papabili potrebbe esserci anche la società Jakyval di proprietà della famiglia Hermés, e fermo restando che il principale azionista di Nuo Capital è l’entità Nuo nella quale compare anche la famiglia Agnelli con un 50% nelle mani di Exor.
Insomma, Agnelli ed Hermés alla fine potrebbero finire comunque all’interno di Bialetti, ma l’attuale board dimissionario ci tiene a chiarire che in ogni caso attualmente le trattative sarebbero ancora in corso e lontane dal raggiungere un effettivo accordo; smentendo – infine – quella cifra di 170 milioni di euro per la vendita della società che aveva ipotizzato lo stesso Messaggero, definita nella nota ufficiale “fuorviante” e lontana dalla “struttura ipotizzata per l’operazione”.