Le previsioni sulle elezioni presidenziali in Usa sono tutt’altro che scontate. Non c’è storia per Donald Trump? In realtà l’eventualità che l’attuale presidente americano venga confermato alla Casa Bianca non è affatto remota. Questo perché c’è un’America diversa da quella che viene comunemente descritta, anche all’estero, tramite i sondaggi. Inoltre, i temi economici hanno un peso maggiore rispetto ad altri temi, a partire dalla battaglia dei Black Lives Matter. Ne è convinto Edward Luttwak. «Sarà decisivo il duello televisivo, come ai tempi di Nixon e Carter; d’altronde, è la sola cosa che sarà seguita dalla massa del grande pubblico», ha dichiarato il politologo ai microfoni di Libero. La partita tra Donald Trump e Joe Biden è dunque aperta, più di quel che sembra. «Se leggete i giornali italiani, che riprendono quelli della sinistra della Costa Orientale, Trump non dovrebbe neppure partecipare alle elezioni, perché è assurdo che vinca», ha spiegato Luttwak. Il politologo ha spiegato che quei media coprono una fetta ridotta del pubblico americano.
LUTTWAK “TRUMP? A ITALIA SERVE AMERICA FORTE”
Lo scontro televisivo sarà dunque decisivo secondo Edward Luttwak. Il politologo ritiene che Donald Trump punterà sull’economia, del resto è convinto che abbia il grande merito di aver puntato su una «deregolamentazione selvaggia, una ricetta che farebbe un gran bene a voi, in Italia». Nell’intervista a Libero ha infatti spiegato anche che all’Italia converrebbe una vittoria di Trump alle elezioni presidenziali Usa. «La storia dice di sì: l’economia Usa importa dall’Italia a due mani con Trump alla Casa Bianca. A voi serve un mercato americano forte». Ma non deve sbagliare eccedendo nel protagonismo, litigando con funzionari e tecnici del suo governo e andare in controtendenza rispetto ai suggerimenti dei medici per quanto riguarda l’emergenza Covid. Luttwak è preoccupato da un’eventuale vittoria di Joe Biden, perché così la disoccupazione della “working class” diventerebbe strutturale. «Il programma dei democratici è indigeribile per l’americano medio: vengono finanziati gratis studi universitari sui transgender, pagati aborti, investiti miliardi in lavori a tesi sull’ambiente e poi non si rimborsa con sconti fiscali il contribuente che ha dovuto riparare il tetto della propria casa, scoperchiata dall’uragano».
“BORGHESIA NERA NON VOTERÀ BIDEN”
Neppure il movimento Black Lives Matter sposterà in maniera sensibile il voto a favore di Joe Biden. «È più probabile che glieli tolgano. Sono temi che in Usa appartengono solo all’estrema sinistra», ha dichiarato Edward Luttwak a Libero. L’attuale presidente Donald Trump non deve neppure temere il fatto che i neri non lo voteranno: «A parte che i neri sono solo il 15% degli americani, meno perfino degli ispanici che sono quasi il 20% e in ogni caso meno di un terzo dei bianchi, essi non sono solo quelli dei ghetti dei film di Spike Lee. C’è una numerosa borghesia nera che non voterà mai una sinistra così estremista». Il politologo ha parlato anche dei rapporti tra Trump e il premier italiano Giuseppe Conte, spiegando che non si sono raffreddati, perché in realtà non sono mai esistiti. «Se ci fosse stato un altro al posto di Giuseppi, sarebbe stata la stessa cosa». A proposito di Italia, negli Stati Uniti ci sarebbe perplessità sul governo italiano: «Iniziano a pensare che sia poco democratico, non essendo rappresentativo. Del tutto incomprensibile è poi che ci sia lo stesso premier quando cambia la maggioranza e un partito di centrodestra viene sostituito da tre partiti di sinistra».